Quali spese comporta aprire la Partita IVA in regime forfettario?

Ciao Giada e grazie per la tua domanda quali spese comporta aprire la Partita IVA in regime forfettario. I contributi obbligatori deducibili dal reddito imponibile sono quelli effettivamente versati nell’anno di riferimento, non quelli maturati per l’attività svolta in quell’anno.

Ad esempio, se apri una Partita IVA nel 2024 come professionista iscritto alla Gestione Separata, durante l’anno non avrai obblighi contributivi immediati, poiché i contributi saranno dovuti nel 2025. Quando effettuerai la dichiarazione dei redditi del 2024, non potrai dedurre alcun contributo, in quanto non ne avrai ancora versati. Tuttavia, nel 2026, quando dichiarerai i redditi del 2025, potrai dedurre i contributi pagati nel 2025 relativi all’anno precedente.

In altre parole, i contributi deducibili sono solo quelli effettivamente pagati nel corso dell’anno.

Anche in regime forfettario è previsto il versamento degli acconti fiscali. Pertanto, dovrai calcolare gli anticipi d’imposta in base ai tuoi ricavi e al coefficiente di redditività applicabile.

Per il codice ATECO 62.01.00 (attività di consulenza e sviluppo software), il coefficiente di redditività è fissato al 67%. Ciò significa che il 67% dei ricavi sarà considerato come reddito imponibile per il calcolo delle imposte e dei contributi.

Se sei un lavoratore dipendente a tempo pieno, puoi applicare un’aliquota contributiva ridotta del 24% alla Gestione Separata, invece del 26,07%. Tuttavia, se la tua attività può essere considerata artigianale o commerciale, come ad esempio nella produzione di software, potrebbe essere vantaggioso iscriversi alla Gestione Artigiani e Commercianti. Questa gestione prevede l’esonero dal pagamento dei contributi per chi svolge contemporaneamente un lavoro dipendente full-time.

Sebbene i costi di apertura siano maggiori a causa dell’iscrizione alla Camera di Commercio, l’iscrizione alla Gestione Artigiani e Commercianti ti consentirebbe di non pagare contributi previdenziali, essendo esonerato grazie alla tua posizione di dipendente full-time.

Ad esempio, con ricavi annui di € 30.000 e un coefficiente di redditività del 67%, il reddito imponibile sarà di € 20.100. In questo caso, essendo esonerato dal pagamento dei contributi, l’unico onere fiscale sarà l’imposta sostitutiva, che con l’aliquota del 5% ammonterà a €1.005.

In conclusione, con un fatturato di € 30.000, dovresti pagare solo €1.005 di imposta sostitutiva, senza alcun obbligo contributivo, grazie all’esonero previsto per i lavoratori dipendenti full-time.

Se anche tu, come Giada vuoi domandarci quali spese comporta aprire la Partita IVA in regime forfettario o hai un’altra domanda da sottoporci, scrivi e vedremo di risponderti su queste pagine appena possibile.

Il Regime Forfettario conviene?

Il Regime Forfettario conviene e ti permette di risparmiare su imposte e contributi previdenziali. Al posto dell’IRPEF, è prevista un imposta sostitutiva con una aliquota del 15% e se possiedi i requisiti richiesti dalla legge può addirittura ridursi al 5% per un periodo di cinque anni! Se vuoi approfondire leggi la nostra guida al regime forfettario e richiedi una consulenza gratuita e senza impegno con il form in fondo alla pagina.

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