Hai intenzione di aprire una partita IVA in regime forfettario? Sei un infermiere e cerchi informazioni su come aprire la partita Iva nel regime forfettario?
In questa guida, aprire partita iva per infermieri, ti spiego i principi base del regime forfettario e ti indico quante tasse e contributi previdenziali dovrai versare. Grazie al regime forfettario, anche tu puoi finalmente lavorare come infermiere libero professionista ed usufruire di tutti i vantaggi previsti dalla legge. Vuoi saperne di più? Leggi questo articolo e scopri di più sul regime forfettario.
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Indice dei contenuti
Aprire Partita Iva Infermiere
La cosa fondamentale se vuoi aprire partita Iva infermiere è individuare il codice Ateco corretto.
In questo caso il codice ateco più adatto è:
86.90.29 – Altre attività paramediche indipendenti n.c.a
Per questa attività con codice ateco 86.90.29 il coefficiente di redditività è pari al 78%.
Ecco alcuni elementi utili per aprire partita iva come infermiere:
- Inquadramento: Professionisti
- Requisiti richiesti: Si
- Iscrizione Camera Commercio: No
- Previdenza: iscrizione alla Gestione ENPAPI
- Apertura partita Iva: presso l’Agenzia delle entrate modello AA9/12
Approfondimento consigliato
Apertura Partita Iva Regime Forfettario
Come diventare infermiere
Per diventare infermiere è necessario aver conseguito la laurea triennale in infermieristica superando il test di ammissione. Dopo di che potrai proseguire gli studi o con un master di primo livello, un corso di perfezionamento o una laurea magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche. Dopo la laurea magistrale potrai proseguire il percorso formativo frequentando un master di secondo livello.
Per esercitare la professione dovrai conseguire il diploma di laurea in Infermieristica per poi iscriverti all’Albo Professionale.
Versamento contributi previdenziali infermiere
Come già accennato precedentemente, gli infermieri hanno l’obbligo di iscrizione a ENPAPI. L’ENPAPI è l’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza della Professione Infermieristica e attua le tutele previdenziali e assistenziali in favore degli Infermieri.
Per iscriverti hai tempo 60 giorni dalla data di inizio dell’attività libero professionale. Per presentare domanda puoi fare diretto riferimento a quello che viene indicato sul sito dell’ENPAPI.
I contributi da versare annualmente all’ENPAP sono tre:
- CONTRIBUTO SOGGETTIVO
Si tratta di un contributo obbligatorio annuale dovuto da ogni iscritto ed è pari al 16% del reddito netto professionale derivante da lavoro autonomo e risultante dalla dichiarazione dei redditi.
In ogni caso è dovuto un contributo soggettivo minimo di 1.600€ annui.
L’importo del contributo è deducibile ai fini IRPEF. - CONTRIBUTO INTEGRATIVO
Si tratta di un contributo annuale dovuto da ogni iscritto ed è rappresentato da una maggiorazione percentuale pari al 4% da applicare ai corrispettivi lordi che concorrono a formare il reddito imponibile dell’attività autonoma di tipo infermieristico.
In ogni caso è dovuto un contributo integrativo minimo pari a 150€ annui. - CONTRIBUTO MATERNITA’
Si tratta di un contributo dovuto annualmente da ogni iscritto all’Ente ed ha lo scopo di coprire le indennità di maternità erogate a favore delle libere professioni iscritte.
L’importo viene determinato annualmente dal Consiglio di Amministrazione ed è deducibile ai fini IRPEF.
Regime forfettario infermiere
Indubbiamente, il regime forfettario è il regime più conveniente anche per l’infermiere ma si devono rispettare dei requisiti:
- Non percepire al 31/12 dell’anno precedente compensi e ricavi superiori a 85.000€;
- non usufruire di altri regimi speciali ai fini IVA o di regimi forfettari ai fini della determinazione del reddito;
- essere residente in Italia oppure produrre in ogni caso in Italia almeno il 75% del reddito;
- non cedere fabbricati, terreni edificabili o mezzi di trasporto nuovi;
- l’anno precedente non devi aver sostenuto spese per lavoratori dipendenti o collaboratori superiori a 20.000 €
- il reddito da eventuale lavoro dipendente percepito l’anno precedente non deve essere superiore a 30.000 €;
Se si rispettano i requisiti summenzionati, è possibile godere dell’imposta sostitutiva del 15%, ulteriormente ridotta al 5% per i primi 5 anni di attività. Per maggiori approfondimenti consiglio la lettura di regime forfettario aliquota al 5% o al 15%.
Inoltre, grazie all’adozione del regime forfettario, non si è tenuti ad applicare l’Iva e a tenere i registri contabili.
Approfondimento consigliato:
Guida al regime forfettario
Calcolo tasse infermiere in regime forfettario
Esempio 1
Francesca è un’infermiera e svolge l’attività da due anni.
Il suo reddito lordo è pari a 20.000€. Quanto dovrà pagare di tasse e Contributi INPS l’anno successivo?
Reddito lordo: 20.000€
Coefficiente di redditività: 78%
Aliquota imposta sostitutiva: 5%
Reddito imponibile: 20.000 € x 78% = 15.600€
Imposta sostitutiva: 15.600€ x 5% = 780€
Esempio 2
Tommaso è un infermiere ed ha appena aperto la partita iva.
Il volume dei ricavi presunto è 32.000€. Quanto deve pagare di tasse l’anno successivo?
Reddito lordo: 32.000€
Coefficiente di redditività: 78%
Aliquota imposta sostitutiva: 5%
Reddito imponibile: 32.000€ x 78% = 24.960€
Imposta sostitutiva: 24.960€ x 5% = 1.248€
Approfondimento consigliato
Calcolo tasse regime forfettario
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