Lo psicologo è un professionista che svolge la sua attività per migliorare e promuovere il benessere psicologico dell’individuo, del gruppo e della comunità. Se anche te stai pensando di svolgere questa attività allora sei nel posto giusto però è necessario rispettare dei requisiti. Guardiamo insieme qual è il codice ateco psicologo e come aprire la partita iva.
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Indice dei contenuti
Codice Ateco Psicologo
Innanzitutto, ti spiego qual è il Codice Ateco Psicologo corretto. Il codice Ateco è un sistema di codici utilizzato per classificare le diverse attività economiche.
La scelta del codice ATECO idoneo alla propria attività è fondamentale poiché da esso dipenderanno parametri rilevanti come il coefficiente di redditività.
Ricordati: ogni attività ha un proprio codice che la identifica e che va usato per l’apertura della Partita Iva.
Il codice Ateco adatto ad uno psicologo è:
86.90.30 – Attività svolta dagli psicologi
Per l’attività di Psicologo con codice 86.90.30 il coefficiente di redditività è pari al 78%.
Questo significa che alla tua attività vengono riconosciute spese forfettarie pari al 22%.
Come diventare Piscologo?
Dovete sapere che per esercitare la professione è indispensabile aver effettuato l’iscrizione all’Albo degli Psicologi. Questo Albo comprende due diverse figure professionali iscritte in due sezioni:
- gli psicologi (Sez. A);
- i dottori in tecniche psicologiche per i contesti sociali, organizzativi e del lavoro; i dottori in tecniche psicologiche per i servizi alla persona e alla comunità (Sez. B).
Per diventare psicologo è necessario:
- conseguire un diploma di istruzione secondaria superiore che dia accesso all’università;
- conseguire una laurea magistrale in Psicologia nella classe LM 51;
- svolgere un tirocinio professionalizzante di un anno presso una struttura convenzionata;
- superare l’esame finale del percorso di studi per ottenere l’abilitazione all’esercizio della professione;
- effettuare l’iscrizione alla sezione A dell’Albo professionale.
Se rispetti tutti i requisiti richiesti allora possiamo entrare nel dettaglio della sfera fiscale. Come tutti i professionisti anche lo psicologo deve aprire la partita iva, ma prima dovrà decidere quale regime fiscale di appartenenza adottare.
Regime forfettario per psicologo
La scelta del regime fiscale di appartenenza rappresenta un momento importante quando si inizia l’attività. Sostanzialmente puoi optare per il regime forfettario o semplificato.
Tieni presente che il regime forfettario può rivelarsi particolarmente vantaggioso perchè ti da diritto a molti vantaggi. Di seguito ti elenco quelli che a mio giudizio sono più rilevanti:
- reddito fino ad 85.000 €
- imposta sostitutiva con aliquota bassa
- niente Iva in fattura
- gestione contabilità più semplice
- risparmio sul costo del commercialista
Per quanto riguarda l’imposta sostitutiva, l’aliquota prevista è del 15% che può essere ridotta per il primo quinquennio al 5% se possiedi i requisiti richiesti. Per maggiori approfondimenti consiglio la lettura di regime forfettario aliquota al 5% o al 15%.
Approfondimento consigliato:
Guida al regime forfettario
Ricordati che se aderisci al Regime Forfettario puoi inoltre godere di queste esenzioni:
- applicazione dell’Iva: non devi provvedere al versamento nè alla dichiarazione e comunicazione annuale
- esonero dalla registrazione delle fatture emesse, dei corrispettivi e degli acquisti
- non devi conservare i registri ed i documenti
- niente comunicazione delle dichiarazioni d’intento ricevute
Aprire Partita Iva Psicologo
Adesso dovresti aver compreso il Codice Ateco Psicologo. A questo punto sarai curioso di conoscere come aprire la Partita Iva. Se decidi di fare questo passo importante presta attenzione a quello che ti sto per dire. L’inquadramento è come Professionista.
Tra i requisiti è previsto l’iscrizione all’Albo degli Psicologi mentre non è prevista l’iscrizione in camera di commercio. Per aprire Partita Iva puoi recarti direttamente presso l’Agenzia delle Entrate con il modello AA9/12 o in alternativa utilizzare il nostro servizio. Per quanto riguarda la cassa previdenziale devi iscriverti alla Cassa Previdenziale ENPAP.
- Inquadramento: Libero Professionista
- Requisiti richiesti: iscrizione Albo degli Psicologi
- Iscrizione Camera Commercio: No
- Previdenza: iscrizione alla Cassa Previdenziale ENPAP
- Apertura partita Iva: presso l’Agenzia delle entrate modello AA9/12
Approfondimento consigliato
Apertura Partita Iva Regime Forfettario
Cassa di Previdenza ENPAP Codice Ateco Psicologo
Come già accennato precedentemente, gli psicologi hanno l’obbligo di iscrizione a ENPAP. L’ENPAP è l’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Psicologi e attua le tutele previdenziali e assistenziali in favore degli Psicologi.
Devi iscriverti all’Ente se sussistono contemporaneamente le seguenti condizioni:
- sei iscritto all’Albo degli Psicologi
- hai incassato un compenso economico per attività libero professionale come Psicologo, anche occasionalmente.
Per iscriverti hai tempo 90 giorni dalla data di incasso del tuo primo compenso. Per presentare domanda puoi fare diretto riferimento a quello che viene indicato sul sito dell’ENPAP.
I contributi da versare annualmente all’ENPAP sono tre:
1. Contributo soggettivo
Corrisponde al 10% del tuo reddito netto, con un minimo di 780€.
Questo contributo, peraltro interamente deducibile ai fini fiscali, ti verrà accreditato sulla tua posizione personale in ENPAP e ogni anno crescerà in base ai versamenti che effettuerai e ai rendimenti che ti verranno attribuiti. Quando raggiungerai l’età della pensione (a partire dai 65 anni, con almeno cinque anni di effettiva contribuzione), l’intero ammontare dei tuoi versamenti e dei rendimenti maturati servirà a determinare la tua prestazione e ti verranno restituiti in rate di pensione.
2. Contributo integrativo
Corrisponde al 2% del tuo corrispettivo lordo con un minimo di 60€, che proviene dalla quota aggiuntiva obbligatoria del 2%. Questa parte di contribuzione serve per finanziare le spese di funzionamento dell’ENPAP e per garantirti alcuni servizi, come l’assistenza sanitaria integrativa e l’indennità di malattia o infortunio.
3. Contributo di maternità
Corrisponde a una quota fissa per finanziare l’indennità di maternità delle colleghe che diventano madri stabilita in 130€.
Calcolo Tasse Psicologo in regime forfettario
Eccoci giunti al calcolo delle tasse nel nostro articolo Codice Ateco Psicologo. Per chiarire meglio questo aspetto facciamo alcuni esempi.
Esempio 1
Luisa svolge da quattro anni l’attività di psicologa e nell’ultimo anno ha ricavato 84.000€. Quanto deve pagare l’anno successivo di tasse?
Reddito lordo: 84.000 €
Coefficiente di redditività: 78%
Aliquota imposta sostitutiva: 5%
Reddito imponibile: 84.000 € x 78% = 65.520€
Imposta sostitutiva: 65.520 € x 5% = 3.276€
Esempio 2
Francesco è uno psicologo ed ha appena aperto la partita iva.
Il volume dei ricavi presunto è 63.500€. Quanto deve pagare di tasse l’anno successivo?
Reddito lordo: 63.500 €
Coefficiente di redditività: 78%
Aliquota imposta sostitutiva: 5%
Reddito imponibile: 63.500 € x 78% = 49.530€
Imposta sostitutiva: 49.530 € x 5% = 2.476,50€
Approfondimento consigliato
Calcolo tasse regime forfettario
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