Sei in regime forfettario e hai ricevuto una comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate per un anomalia relativa ai redditi 2021? Allora leggi questo articolo dove spiegheremo cos’è il quadro RS e come muoversi se hai ricevuto questa comunicazione.
Con il Provvedimento n. 325550/2023 l’Agenzia delle Entrate ha trasmesso comunicazioni di compliance in cui ha informato i forfettari di regolarizzare la compilazione del quadro RS del modello redditi 2022 anno di imposta 2021.
Indice dei contenuti
L’oggetto delle lettere di compliance riguarda la mancata indicazione degli elementi informativi obbligatori sui costi sostenuti nell’esercizio dell’attività da parte di chi adotta il regime forfettario. Queste informazioni devono essere inserite nel quadro RS del modello Redditi PF, nei righi da RS371 a RS381 indicando l’importo dei costi sostenuti nel periodo di imposta oggetto di dichiarazione a seconda del tipo di attività svolta: attività d’impresa o di lavoro autonomo (professione).
È bene spiegare che tale adempimento probabilmente è una comunicazione a scopo statistico dato che il contribuente forfettario, oltre a non essere obbligato a tenere una contabilità, forfettizza il proprio reddito partendo dal volume dei ricavi del periodo di imposta senza dedurre i costi in via analitica. L’unico scopo del quadro RS è quella di dare informazione su alcuni costi dell’attività peraltro fiscalmente irrilevanti.
Richiedi ora la tua consulenza gratuita
Leggi l'articolo e risolvi i tuoi dubbi con una consulenza gratuita per te e senza impegno. Prenota una chiamata il giorno e con l'orario che preferisci.
Una motivazione a tale comunicazione potrebbe essere quella di verificare i contribuenti che nascondono parte dei loro compensi accedendo ad un regime contabile dove i costi inerenti alla professione rilevano una sproporzione rispetto ai ricavi di periodo con un’incidenza da non consentire alcuna marginalità di sorta rispetto al reddito imponibile derivante dall’applicazione del coefficiente di redditività del 78%. Però la natura dei costi richiesti (telefonici, consumi di energia elettrica e costi per carburante) non è rappresentativa dei costi di struttura di uno studio professionale poiché non tracciano altre spese ben più rilevanti quali personale, collaboratori, affitto…)
Com’è strutturato il modello RS?
La prima sezione (righi RS371 – RS372 – RS373) riguarda un obbligo informativo richiesto in conseguenza del fatto che i forfettari non emettono la Certificazione Unica autonomi. In questa sezione il contribuente comunica le somme pagate ad altri professionisti: nella colonna 1 il codice fiscale del professionista e nella colonna 2 l’importo corrisposto.
La sotto-sezione successiva denominata “Esercenti attività d’impresa” è composta da quattro righi:
- RS375: Indicazione del numero complessivo di mezzi di trasporto detenuti a qualsiasi titolo per lo svolgimento dell’attività alla data di chiusura del periodo d’imposta;
- RS376: L’ammontare del costo sostenuto per l’acquisto di materie prime e sussidarie, semilavorati e merci, oltre ai costi per servizi direttamente correlati alla produzione dei ricavi
- RS377: Costi sostenuti per il godimento di beni di terzi;
- RS378: L’ammontare complessivo delle spese sostenute per gli acquisti di carburante per autotrazione
L’ultima sotto-sezione denominata “Esercenti attività di lavoro autonomo” richiede la compilazione di un rigo (RS381) con l’indicazione della somma complessiva delle spese sostenute per:
- i servizi telefonici compresi quelli accessori
- i consumi di energia elettrica
- i carburanti, lubrificanti e simili utilizzati esclusivamente per la trazione di autoveicoli
Come viene recapitata la comunicazione?
La comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate viene notificata tramite Posta Elettronica Certificata (PEC). Nel caso di assenza di indirizzo PEC o di mancato recapito l’invio viene effettuato per posta ordinaria. Il contribuente può comunque consultare tale comunicazione all’interno dell’area riservata del portale informatico dell’Agenzia delle Entrate, denominata “Cassetto Fiscale” sezione “L’agenzia scrive”.
Come comportarsi in seguito alla ricezione?
Se il contribuente riceve la comunicazione e questa risulta infondata in quanto dopo aver effettuato le opportune verifiche riscontra che nel periodo di imposta 2021, non ha ricevuto fatture relative ai dati richiesti dall’Agenzia delle Entrate (con riferimento alla distinzione tra attività di impresa e lavoro autonomo come sopra riportato) al fine di superare il controllo sarà sufficiente ignorare la comunicazione.
e invece la comunicazione è fondata, ovvero sono presenti fatture di costo relative ai dati richiesti dall’Agenzia delle Entrate il contribuente può regolarizzare la situazione attraverso il ravvedimento operoso presentando una dichiarazione integrativa del periodo di imposta 2021 (Modello Persone Fisiche 2022) e pagare la sanzione di €31,25 (ravvedimento operoso, 1/8 di 250€).
Come pagare la sanzione?
La sanzione dovrà essere pagata tramite F24, compilando la sezione ERARIO con codice tributo 8911 e anno di riferimento 2021, oltre a indicare il codice atto indicato nella comunicazione trasmessa dall’agenzia delle entrate.
I forfettari avranno tempo fino al 2024 per eventuali regolarizzazioni.
Consulente Regime Forfettario
Resta aggiornato, leggi le scadenze fiscali per il mese di Novembre 2024
Il nostro team è specializzato in regime forfettario.
Con il nostro servizio, un consulente dedicato si prende cura della tua Partita IVA.
Per informazioni prenota una chiamata o scrivi una email.
Inizia adesso
Prenota una chiamata nel giorno e con l’orario che preferisci
oppure invia una email
Lascia un commento