Oggi il mondo lavorativo degli artigiani è molto diverso rispetto al passato. Anche questo settore ha subito gli sviluppi e l’evoluzione tecnologica che hanno coinvolto il mercato del lavoro. La parola artigiano, anni fa avrebbe evocato nella nostra mente l’immagine di una persona che impugnava un martello o un altro utensile da lavoro. Adesso, gli artigiani si occupano anche di web e tecnologie Internet, un classico esempio è rappresentato da web designer e webmaster.
Lo scopo di questa guida artigiani e regime forfettario è di affrontare gli argomenti più importanti come le tasse e la previdenza. Proviamo a scoprire insieme come applicando il forfettario alla tua partita iva avrai diritto a molti vantaggi ed agevolazioni rispetto alle altre partite IVA ordinarie.
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Indice dei contenuti
Artigiani e regime forfettario
Dal 2016 il regime forfettario è il regime naturale per tutte le nuove partite Iva, a patto di rispettare i requisiti d’accesso. Puoi applicare il regime forfettario qualunque sia la tua età anagrafica perché fortunatamente non esistono più i vecchi limiti previsti del regime dei minimi.
Attenzione, solo liberi professionisti e ditte individuali possono adottare il regime forfettario!
Vediamo cosa prevede la Legge per artigiani in regime forfettario nel 2024 con l’approvazione della nuova Legge di bilancio.
Per l’anno in corso il limite di ricavi è di 85.000 € per tutte le categorie.
L’aliquota dell’imposta sostitutiva è del 15% ed in certi casi si riduce al 5% se sussistono determinati requisiti:
- non devi aver esercitato, nei 3 anni precedenti attività artistica, professionale o d’impresa, anche in forma associata o familiare
- l’attività che intendi svolgere non deve costituire in nessun modo mera prosecuzione di altra attività precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo.
E’ escluso il caso in cui l’attività precedentemente svolta consista nel periodo di pratica obbligatoria ai fini dell’esercizio di arti o professioni - in caso di prosecuzione di attività svolta in precedenza da altro soggetto, l’ammontare dei relativi ricavi e compensi, realizzati nel periodo d’imposta precedente quello di riconoscimento del predetto beneficio, non sia superiore ai limiti di cui al comma 54.
Il reddito imponibile, si calcola tenendo conto del coefficiente di redditività che varia a seconda del tipo di attività svolta. Ad esempio, muratore e falegname, anche se entrambi artigiani hanno coefficiente completamente diversi.
Nel caso del muratore abbiamo un coefficiente di redditività pari all’86%, mentre il falegname ha un coefficiente pari al 67%. Se vuoi approfondire l’argomento puoi leggere l’articolo coefficiente di redditività.
Con una Ditta artigiana ed applicando il regime forfettario, godrai di una serie di semplificazioni e vantaggi non trascurabili. Di seguito ti elenco quelli che a mio giudizio sono più rilevanti:
- reddito fino ad 85.000 €
- imposta sostitutiva con aliquota bassa
- niente Iva in fattura
- gestione contabilità più semplice
- risparmio sul costo del commercialista
Artigiani e contributi previdenziali INPS
Dopo aver aperto l’attività è obbligatorio iscriversi alla Gestione INPS Artigiani.
Per comprendere quanto devi pagare, occorre fare una distinzione importante in base al tuo reddito imponibile da partita Iva:
- entro il minimale di 18.415€
- sopra il minimale di 18.415€
Reddito imponibile inferiore a 18.415€
Se il tuo reddito imponibile è inferiore al minimale di 18.415 € sarai soggetto solamente al pagamento dei contributi fissi che ammontano a 4.427,04 €.
I versamenti devono essere effettuati con cadenza trimestrale entro le seguenti date:
- 16 Maggio
- 20 Agosto
- 16 Novembre
- 16 Febbraio n+1
Reddito imponibile superiore a 18.415€
Se il reddito imponibile è superiore al minimale di 18.415€, devi versare sia i contributi fissi con scadenza trimestrale visti precedentemente sia i contributi in percentuale (che eccedono il minimale) da versare in sede di dichiarazione dei redditi.
I contributi fissi ammontano a 4.427,04€, da versarsi entro le date viste sopra.
I contributi in percentuale, si versano in sede di dichiarazione dei redditi applicando l’aliquota del 24% alla differenza tra il reddito imponibile ed il reddito minimale di 18.415€.
Tieni presente che applicando il regime forfettario puoi richiedere una riduzione del 35% sui contributi annuali, portando il totale da versare da 4.427,04€ a 2.877,58€.
In questo caso, le rate trimestrali passano da 1.106,76€ a 719,40€ ciascuna.
Tuttavia questa riduzione comporta un’accredito ai fini pensionistici di 7 mesi e mezzo, contro l’accredito di 12 mesi della quota piena.
Esempi di calcolo artigiani
Esempio 1
Mirco è un falegname in regime forfettario ed il suo reddito imponibile è inferiore al minimale di 18.415€ ed ha aperto la partita IVA per la prima volta.
Deve versare un imposta sostitutiva con aliquota del 5%, proviamo a vedere quanto pagherà di imposte e previdenza.
Reddito lordo: 15.000 €
Coefficiente di redditività: 67%
Aliquota imposta sostitutiva 5%
Riduzione contributi INPS 35%: SI
Reddito imponibile: 15.000 € x 67% = 10.050 €
Imposta sostitutiva : 10.050 € x 5% = 502,5 €
Contributi INPS: 2.877,58€
Carlo deve versare tutto il contributo minimale in 4 rate trimestrali da 719,40 € cadauna
Esempio 2
Luca è un falegname in regime forfettario ed il suo reddito imponibile è inferiore al minimale di 18.415€ ha la partita IVA da molti anni ed è passato in forfettario quest’anno.
Nel suo caso, deve versare un imposta sostitutiva con aliquota del 15%, proviamo a vedere quanto pagherà di imposte e previdenza.
Reddito lordo: 18.000 €
Coefficiente di redditività: 67%
Aliquota imposta sostitutiva 15% (è passato dal primo gennaio al forfettario da semplificato)
Riduzione contributi INPS 35%: NO (ha scelto di pagarli per intero)
Reddito imponibile: 18.000 € x 67% = 12.060 €
Imposta sostitutiva : 12.060 € x 15% = 1.809 €
Contributi INPS: 4.427,58€
Mattia deve versare tutto il contributo minimale da versarsi in 4 rate trimestrali da 1.106,76€ cadauna.
Esempio 3
Claudio è un falegname in regime forfettario ed il suo reddito imponibile è superiore al minimale di 18.415€ ed ha aperto la partita IVA l’anno scorso.
Deve versare un’imposta sostitutiva con aliquota del 5%, proviamo a vedere quanto pagherà di imposte e previdenza.
Reddito lordo: 30.000 €
Coefficiente di redditività: 67%
Aliquota imposta sostitutiva 5%
Riduzione contributi INPS 35%: SI
Reddito imponibile: 30.000 € x 67% = 20.100 €
Imposta sostitutiva : 20.100 € x 5% = 1.005 €
Contributi INPS fissi: 2.877,58€ da versarsi in 4 rate trimestrali da 719,40€ cadauna
Contributi INPS in percentuale: (20.100 – 18.415) = 1.685 x 24 % = 404,40 €
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