Marco da Palermo – codice ateco consulente amministrativo o finanziario
Dopo aver chiuso la mia precedente partita IVA da consulente finanziario al 31 dicembre 2024, sto valutando di avviare una nuova attività in regime forfettario, questa volta con un profilo consulenziale più generico in ambito amministrativo e finanziario, rivolto a clienti privati. Potrei beneficiare dell’aliquota agevolata al 5% oppure la chiusura recente della precedente attività mi esclude dall’agevolazione?
Il volume d’affari previsto per quest’anno è contenuto, circa 4.500 euro. In base a questa previsione, sarei comunque obbligato a versare i contributi alla Gestione Separata INPS? Quale codice Ateco è consigliabile per svolgere attività di consulenza finanziaria o amministrativa senza operare direttamente nella promozione di prodotti o strumenti finanziari?
In aggiunta, nel corso del 2025 potrei percepire un reddito da lavoro dipendente di circa 3.000 euro lordi. Questo importo va a sommarsi al reddito da partita IVA? Potrebbe incidere negativamente sulla tassazione del regime forfettario o comportare l’uscita dai requisiti previsti?
Ciao Marco e grazie per la tua domanda quale codice ATECO per consulente amministrativo o finanziario. Se stai valutando l’apertura della partita IVA per svolgere attività di consulenza amministrativa o finanziaria rivolta a privati, è importante fare alcune considerazioni fiscali e contributive prima di avviare l’attività.
Nel caso in cui l’attività sia occasionale e non svolta in modo abituale, puoi continuare a operare tramite prestazione occasionale. Tuttavia, se intendi portare avanti la tua consulenza in modo continuativo, anche con un volume d’affari contenuto come i 4.500 euro annui previsti, sarà necessario aprire la partita IVA. In questo caso potresti valutare il regime forfettario, purché non ricada in una delle cause di esclusione previste dalla normativa.
Per un’attività di consulenza generica in ambito finanziario o amministrativo – priva di indicazioni su strumenti di investimento e rivolta a soggetti privati – il codice Ateco più indicato è il 70.22.09 – Altre attività di consulenza imprenditoriale e altra consulenza amministrativo-gestionale e pianificazione aziendale.
A questo codice è associato un coefficiente di redditività del 78%, che determina la quota di ricavi da assoggettare a tassazione: ad esempio, su 10.000 euro di fatturato, 7.800 euro saranno imponibili, mentre i restanti 2.200 euro verranno considerati costi forfettari.
Dal punto di vista previdenziale, la tua attività rientrerebbe nella categoria dei professionisti senza cassa, e comporterebbe quindi l’obbligo di iscrizione alla Gestione Separata INPS, con un contributo pari al 26,07% sul reddito imponibile (ricavi × 78%).
Il regime forfettario
Per quanto riguarda l’agevolazione fiscale prevista nel regime forfettario (imposta sostitutiva al 5% per i primi cinque anni), va considerato che se hai già esercitato in precedenza un’attività simile con partita IVA – come nel tuo caso, avendo chiuso una posizione da consulente finanziario nel 2025 – non potrai accedere nuovamente all’aliquota agevolata, in quanto si configura una continuazione della precedente attività. Di conseguenza, l’imposta applicabile sarà quella ordinaria del 15%.
Infine, se nel corso dell’anno dovessi percepire anche un reddito da lavoro dipendente (ad esempio pari a 3.000 euro lordi), questo non si cumulerà fiscalmente con il reddito prodotto dalla partita IVA in regime forfettario. I due redditi restano separati ai fini del calcolo delle imposte. Tuttavia, è sempre importante valutare i limiti reddituali e la prevalenza dell’attività autonoma rispetto al lavoro subordinato per non incorrere in cause di esclusione dal regime.
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Se anche tu, come Marco vuoi domandarci quale codice ATECO per consulente amministrativo o finanziario o hai un’altra domanda da sottoporci, scrivi e vedremo di risponderti su queste pagine appena possibile.
Il Regime Forfettario conviene?
Il Regime Forfettario conviene e ti permette di risparmiare su imposte e contributi previdenziali. Al posto dell’IRPEF, è prevista un imposta sostitutiva con una aliquota del 15% e se possiedi i requisiti richiesti dalla legge può addirittura ridursi al 5% per un periodo di cinque anni! Se vuoi approfondire leggi la nostra guida al regime forfettario e richiedi una consulenza gratuita e senza impegno con il form in fondo alla pagina.
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