Vanessa da Cremona – regime forfettario o regime ordinario per psicologa
Sono una psicologa con un reddito annuale di circa 10.000 euro e sto per aprire partita IVA. In aggiunta al mio lavoro come psicologa, svolgo anche attività con contratti di lavoro dipendente a tempo determinato, e sono iscritta alla gestione separata INPS. Devo decidere se scegliere il regime fiscale forfettario o quello ordinario per la mia attività. Considerando che sostengo spese per l’affitto dello studio, pubblicità, cancelleria, contributi ENPAP e corsi professionali, quale regime fiscale mi conviene adottare?
Ciao Vanessa e grazie per la tua domanda come psicologa è meglio adottare il regime forfettario o ordinario. Le differenze fondamentali tra i due regimi riguardano principalmente la tipologia di imposte dovute e il metodo di determinazione del reddito imponibile.
Nel Regime Ordinario, il contribuente è soggetto a IRPEF, addizionali e altre imposte, e il reddito imponibile si calcola sottraendo le spese dai ricavi.
Nel Regime Forfettario, l’imposta è unica (imposta sostitutiva) e il reddito imponibile si determina applicando un coefficiente di redditività ai ricavi conseguiti. Se decidi di applicare il regime forfettario, avrai una tassazione agevolata al 5% per i primi 5 anni dall’apertura della tua Partita IVA e del 15% per gli anni successivi.
Per valutare se il Regime Forfettario ti conviene devi consideri questi aspetti e verificare che il vantaggio dell’imposta sostitutiva al 15% non sia vanificato:
- differenza nelle spese forfettarie
- limitazioni nella deduzione delle spese
Differenza nelle spese forfettarie: il Regime Forfettario prevede una deduzione forfettaria basata su coefficienti prestabiliti. Ad esempio, con un coefficiente di redditività del 78% per la sua attività, su 2.000 euro di ricavi si considerano 440 euro di spese. Se le tue spese effettive superano questo importo, il Regime Forfettario potrebbe non essere vantaggioso.
Limitazioni nella deduzione delle spese: nel Regime Forfettario, il reddito imponibile viene calcolato applicando il coefficiente ai ricavi, e le uniche spese deducibili sono i contributi obbligatori versati l’anno precedente. Questo comporta la perdita della possibilità di dedurre altre spese (come carichi familiari, spese mediche, spese di ristrutturazione, ecc.), che possono essere dedotte solo da altri redditi tassati con IRPEF.
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Se anche tu, come Vanessa ti stai domandando come psicologa è meglio adottare il regime forfettario o ordinario o hai un’altra domanda da sottoporci, scrivi e vedremo di risponderti su queste pagine appena possibile.
Il Regime Forfettario conviene?
Il Regime Forfettario conviene e ti permette di risparmiare su imposte e contributi previdenziali. Al posto dell’IRPEF, è prevista un imposta sostitutiva con una aliquota del 15% e se possiedi i requisiti richiesti dalla legge può addirittura ridursi al 5% per un periodo di cinque anni! Se vuoi approfondire leggi la guida al regime forfettario e richiedi una consulenza gratuita e senza impegno con il form in fondo alla pagina.
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