Hai la partita Iva e vuoi aggiungere un’altra attività? Applichi il regime Regime Forfettario e ti domandi se puoi svolgere più attività contemporaneamente?
Oggi, nel mondo del lavoro, è infatti sempre più frequente che un professionista o un imprenditore svolga più attività economiche contemporaneamente.
Nella guida parliamo proprio del doppio codice Ateco grazie al quale potrai svolgere anche una seconda attività. Vedremo come gestire i codici ATECO e le loro implicazioni fiscali ed amministrative.
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Doppio codice Ateco in Regime Forfettario
Il doppio codice Ateco si riferisce all’assegnazione di due diversi codici ATECO ad un’unica Partita Iva, per rappresentare due diverse attività economiche svolte. È possibile attribuire più codici Ateco ad una partita IVA ma devi sapere che, indipendentemente dal numero di codici Ateco, il limite di ricavi complessivi per mantenere il regime forfettario è sempre di 85.000 euro. Puoi avere fino ad un massimo di 6 codici Ateco.
Nel caso in cui tu voglia fare riferimento a più codici Ateco dovrai prestare attenzione alla compilazione del modello AA9/12 dove inserirai il codice Ateco dell’attività primaria e quello delle attività secondarie.
E’ importante sapere che ad ogni attività, ai fini del calcolo del reddito, verrà applicato un diverso coefficiente di redditività determinato in base al codice.
Ricorda che puoi indicare più codici Ateco già al momento dell’apertura della Partita Iva oppure in un momento successivo quando hai già avviato l’attività.
Coefficienti di Redditività
Se le attività svolte appartengono allo stesso settore i coefficienti di redditività saranno gli stessi. Dovrai quindi applicare un unico coefficiente di redditività e sommare i fatturati.
Diversamente, se le attività appartengono a settori diversi dovrai applicare i rispettivi coefficienti di redditività separati per ciascun settore.
Vediamo di chiarire meglio il concetto tramite un esempio.
Marco svolge due attività:
- E-commerce online
- procacciatore di affari
Come deve procedere per gestire correttamente la contabilità e la dichiarazione fiscale delle sue attività? Vediamolo subito.
Per prima cosa, Marco deve individuare i codici ATECO corrispondenti alle sue attività:
- E-commerce: 47.91.10
- Procacciatore di affari: 46.19.02
Questi codici devono essere riportati separatamente nel modello AA9/12 per garantire una corretta classificazione delle attività. Come già anticipato, ogni codice ATECO ha un coefficiente di redditività specifico:
- E-commerce: 40%
- Procacciatore di affari: 62%
Per determinare il reddito imponibile, Marco dovrà applicare i seguenti due passaggi:
1. Calcolo del Reddito E-commerce.
Supponiamo che Marco abbia generato un fatturato di 50.000 euro per l’attività di e-commerce. Si applica un coefficiente di redditività del 40%.
Il reddito imponibile sarà di 50.000 × 0.40=20.000 euro
2. Calcolo del Reddito come Procacciatore.
Per l’attività di procacciatore d’affari, Marco ha ottenuto un fatturato di 30.000 euro. In questo caso, si applica un coefficiente di redditività del 62%.
Il reddito imponibile in questo caso sarà: 30.000 × 0.62=18.600 euro
Ci auguriamo di aver chiarito i tuoi dubbi riguardo al doppio codice Ateco per la Partita Iva in Regime Forfettario.
Se l’argomento ti sembra complesso e vuoi saperne di più, contattaci compilando il form o prenotando una consulenza gratuita con un nostro esperto.
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