Hai sentito parlare del regime forfettario e sei curioso di sapere se puoi applicarlo alla tua attività? Stai pensando di cominciare a lavorare per conto tuo e non sai quante tesse dovrai pagare? Vuoi un parere di un consulente per valutare se ti conviene aprire la partita Iva? In questa rubrica, rispondo alle domande dei lettori sul regime forfettario.
Cesare da Modena mi ha inviato una domanda su fotografo e doppia attività descrivendomi la sua situazione lavorativa. Ricorda che grazie al regime forfettario, anche tu puoi finalmente lavorare come professionista o ditta individuale ed usufruire dei vantaggi previsti dalla legge. Vuoi saperne di più? Leggi questo articolo e scopri come il regime forfettario applicato alla tua partita Iva ti permette di ottenere tutto questo.
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Indice dei contenuti
Fotografo e doppia attività
“Salve, mi chiedevo se un fotografo freelance possa o meno avere uno studio fotografico dove poter realizzare book con un set fisso o proporre altri servizi come far visionare i propri lavori o materiali come album fotografici.
Inoltre, nel mio caso specifico, sono un lavoratore dipendente a tempo pieno e indeterminato ed il mio reddito non supera i 30.000 € lordi annui, per cui essendoci questa e le altre premesse che conosco e che mi fanno accedere al regime forfettario, mi viene da chiedere se io debba o no pagare una seconda posizione INPS o comunque effettuare ulteriori versamenti!
Grazie”
Cesare – Modena
Approfondimento consigliato:
Regime forfettario e doppia attività
La nostra risposta a Cesare
Buongiorno Cesare, ti ringrazio per il tuo quesito su fotografo e doppia attività.
Intanto una precisazione, analogamente a realtà lavorative, anche quella di fotografo può essere svolta sia come ditta individuale artigiana ma anche come libero professionista.
Ovviamente la scelta deve necessariamente tener conto di alcuni fattori che dipendono dalla tua situazione personale. Se sei indeciso, o vuoi valutare cosa ti conviene ti consiglio di prenotare un appuntamento telefonico, ed insieme vedremo cosa è meglio per le tue necessità.
A grandi linee, se l’attività prevede l’impiego di investimenti, o particolari beni strumentali e con uno studio ad hoc dedicato all’attività, l’inquadramento più corretto è quello da Artigiano iscritto in camera di commercio, piuttosto che da libero professionista. Nel tuo caso mi sembri proprio orientato giustamente in quest’ultima direzione.
Per quanto riguarda i contributi INPS, l’esenzione può essere richiesta solo per attività d’impresa artigiana e commerciale in regime forfettario. Come libero professionista, ricordati che non potrai richiederla.
Per aver diritto all’esenzione, il lavoro da dipendente deve essere prevalente rispetto all’attività autonoma con partita Iva. Nel caso in cui l’attività viene dunque svolta come impresa individuale, con iscrizione alla Camera di Commercio ed il lavoro da dipendente rimane prevalente rispetto a questa attività, può essere richiesta l’esenzione del versamento dei contributi INPS. In questo caso è possibile anche evitare l’iscrizione alla gestione Artigiani INPS.
Se invece, l’attività viene svolta come libero professionista, deve essere effettuata l’inscrizione alla Gestione separata INPS. Avendo tu un lavoro come dipendente full time, verserai i contributi alla Gestione Separata INPS con una riduzione dell’aliquota dal 26,07% al 24%.
Maggiori informazioni, puoi trovarle nell’articolo regime forfettario fotografo.
Per ulteriori approfondimento sul regime forfettario, ti consigliamo la lettura di questi articoli:
Approfondimento consigliato:
Guida al regime forfettario
Calcolo Tasse ed INPS per fotografo
Per concludere, ti propongo due semplici simulazioni che riguardano il calcolo delle tasse e dei contributi da versare all’INPS nel caso di un fotografo con inquadramento come professionista.
Esempio 1
Ipotizziamo che apri la partita IVA nel 2024. Durante il primo anno di attività fatturi la somma di 10.000 €, vediamo insieme quanto pagherai tra tasse e contributi l’anno prossimo.
Reddito lordo: 10.000 €
Coefficiente di redditività: 78%
Aliquota imposta sostitutiva: 5%
Aliquota Gestione separata INPS: 26,07%
Reddito imponibile: 10.000 € x 78% = 7.800 €
Imposta sostitutiva : 7.800 € x 5% = 390 €
Contributi INPS: 7.800 € x 26,07% = 2.033,46 €
Esempio 2
Ipotizziamo adesso che tu fatturi la somma di 30.000 euro durante il primo anno di attività.
Vediamo insieme quanto pagherai tra tasse e contributi l’anno prossimo.
Reddito lordo: 30.000 €
Coefficiente di redditività: 78%
Aliquota imposta sostitutiva: 5%
Aliquota Gestione separata INPS: 26,07%
Reddito imponibile: 30.000 € x 78% = 23.400 €
Imposta sostitutiva : 23.400 € x 5% = 1.170 €
Contributi INPS: 23.400 € x 26,07% = 6.100,38 €
Approfondimento consigliato:
Calcolo tasse regime forfettario
Conclusioni
Cesare, spero di aver chiarito i tuoi dubbi su fotografo e doppia attività. Se l’argomento ti sembra complesso e vuoi saperne di più, contattaci compilando il form o prenotando una consulenza gratuita con un nostro esperto.
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Cesare Fusco dice
Grazie per la risposta ma avrei bisogno, cortesemente, di un ulteriore precisazione, se possibile…..
Praticamente se non dovessi avere bisogno di uno studio fisso, potrebbe andare bene anche il profilo da libero professionista…. mentre nel caso in cui fosse necessario lo studio, dovrei quindi necessariamente inquadrarmi come artigiano???…..ma vi chiedo anche; indipendentemente dalle mie esigenze, qual è l’inquadramento più conveniente, in termini di regime forfettario, quello da artigiano o da libero professionista?….anche perché credo che da libero professionista potrei anche appoggiarmi ad uno studio in affitto adibito a set per book o magari tenere un locale a porte chiuse “come si suol dire” da utilizzare solo per la realizzazione di book fotografici…..senza vendere al pubblico!
Ed ancora, nel caso di libero professionista, in che maniera pagherei l’Inps, oltre ovviamente a quella che già pago da dipendente?
Grazie per la disponibilità e la competenza dimostrata!!!
Staff dice
Buongiorno Cesare, abbiamo parlato di inquadramento come artigiano, ti precisiamo che con il lavoro da dipendente non potrai ottenere la vera qualifica di artigiano, perché dovrebbe essere un attività svolta con prevalenza su tutte le altre attività. Non potrai quindi essere un vero e proprio artigiano, ma potrai comunque essere iscritto in camera di commercio e richiedere l’esenzione dal versamento dei contributi Inps, in quanto già coperto da posizione previdenziale obbligatoria. Al contrario con un inquadramento da libero professionista, non potrai avere l’esenzione dai contributi INPS, ma dovrai iscriverti comunque alla gestione separata, versando l’aliquota ridotta del 24% (invece che al 25,72%) in base ai tuoi guadagni.
Cordiali saluti
Cesare Fusco dice
Grazie della risposta!
Ma quindi, nel mio caso da dipendente, tra i 2 inquadramenti quale sarebbe da preferire?
Staff dice
Cesare, a nostro avviso, proprio in virtù dell’esenzione INPS prevista per coloro che hanno già una posizione previdenziale aperta, sarebbe da preferire l’inquadramento come Artigiano iscritto in Camera di Commercio.
Cordiali saluti
Cesare Fusco dice
Grazie mille!