Spesso riceviamo richieste di lettori e contribuenti che ci chiedono chiarimenti sulla previdenza INPS ed i relativi contributi da versare. Oggi ci occupiamo di regime forfettario gestione INPS alla luce delle novità entrate in vigore nel nuovo anno.
Per quanto riguarda la parte dedicata ai servizi, ti proponiamo una serie di pacchetti ottimizzati per la gestione della parte fiscale della tua attività.
Dalla compilazione della dichiarazione dei redditi, alle variazioni dei dati fiscali fino al servizio di assistenza e consulenza.
Tutto questo, tenendo in considerazione i costi di gestione per i singoli servizi e per farti dunque risparmiare sul commercialista.
Per chi adottata il regime forfettario ed è iscritto alla Gestione Separata INPS, vediamo cosa riserva il il 2024.
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Indice dei contenuti
Lo scenario attuale
Ti ricordiamo che, la Gestione Separata INPS fu istituita con la Legge 8 Agosto 1995 n. 335.
L’intento era di andare a coprire tutte le partite Iva senza una cassa professionale di riferimento.
Negli anni, si è assistito ad un ampliamento esponenziale della platea di contribuenti interessati alla gestione separata INPS.
Purtroppo in contemporanea, per i professionisti senza cassa si è verificato un repentino innalzamento delle aliquote.
Queste spesso hanno raggiunto percentuali analoghe a quelle del mondo del lavoro dipendente.
Aliquote molto alte rappresentano di frequente un problema insormontabile per molti professionisti con partita Iva.
Chiunque ha un basso reddito, si trova nella situazione di dover versare fino ad un terzo dei ricavi, per finalità previdenziali.
Il legislatore, ha modificato le aliquote della gestione separata INPS con la Legge di Stabilità 2024, vediamo di seguito cosa ha previsto.
Aliquote gestione separata INPS
Vediamo adesso le aliquote per la Gestione Separata INPS per i liberi professionisti non assicurati presso altre forme pensionistiche.
Per l’anno 2024, i lavoratori autonomi titolari di partita Iva, privi di Cassa previdenziale, applicheranno un’aliquota del 26,07%.
Tale aliquota non sarà applicata a tutti i contribuenti coinvolti dalla Gestione Separata INPS.
Per i lavoratori parasubordinati (non per i lavoratori autonomi occasionali) oltre i primi 5.000 € di reddito annui e per gli associati in partecipazione ancora in essere, l’aliquota per il 2024 è del 35,03%.
Per i soggetti titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria l’aliquota rimane invariata ed è il 24%.
Non sono invece modificate le regole di ripartizione dell’onere contributivo.
Per i liberi professionisti, l’onere contributivo è a carico degli stessi.
Il versamento deve essere eseguito, tramite modello F24 telematico, alle scadenze fiscali previste per il pagamento delle imposte sui redditi.
Per le aziende committenti la ripartizione dell’onere contributivo tra collaboratore e committente è stabilita nella misura rispettivamente di un terzo (1/3) e due terzi (2/3).
Riassumiamo le aliquote
Sempre in tema di regime forfettario gestione INPS, vediamo il calcolo dei contributi previdenziali. Proprio per questo, non è previsto alcun reddito minimale dal quale partire, al contrario di ciò che è previsto per la gestione artigiani e commercianti. Ecco alcuni esempi Il versamento dei contributi INPS per i professionisti iscritti alla Gestione Separata deve essere effettuato con il modello F24 editabile online. Vediamo adesso quali sono le scadenze: Se l’argomento ti sembra complesso e vuoi saperne di più, contattaci compilando il form o prenotando una consulenza gratuita con un nostro esperto. Resta aggiornato, leggi le scadenze fiscali per il mese di Novembre 2024 Il nostro team è specializzato in regime forfettario. Prenota una chiamata nel giorno e con l’orario che preferisci oppure invia una email
26,07 (25% IVS+ 0,72% aliquota agiuntiva + 0,35 ISCRO);
24%.
35,03% (33% ivs + 0,72% + 1,31 DIS-COLL);
24%.Come si calcolano i contributi in gestione separata INPS?
Vanno versati annualmente e sono riassunti dall’istituto in un apposito estratto conto.
La caratteristica più importante della Gestione Separata è che il contribuente versa i contributi in base al reddito effettivo percepito.
Tutto bene quindi? Forse no.
In quanto è vero che non esistono minimali, tuttavia il reddito minimale pari a 15.953 € viene comunque considerato.
Infatti è assunto nella Gestione Separata come valore di riferimento per la determinazione ed il riconoscimento dei mesi di copertura contributiva.
Questo significa che i lavoratori iscritti alla Gestione Separata con copertura contributiva completa di 12 mesi, dovranno avere un reddito superiore al minimale di 15.953 €.
Coloro che hanno un reddito effettivo inferiore al minimale, avranno una copertura contributiva in proporzione a quanto effettivamente versato.
Reddito effettivo: 15.953 € o superiore
Contributi versati:
15.953 € x 26,07% = 4.158,95 €
Copertura previdenziale: 1 anno.
Reddito effettivo: 10.000 €
Contributi versati: 10.000 € x 26,07% = 2.607 €
Copertura previdenziale: ca 8 mesi.Versamento scadenza acconto e saldo 2024
Naturalmente, secondo le scadenze fiscali previste per il pagamento delle imposte sui redditi. (saldo 2024, primo acconto 2025 e secondo acconto 2025).
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