Partita Iva agente di commercio
Vuoi aprire la partita Iva come agente di commercio? Vuoi applicare il forfettario alla tua partita Iva? In questa guida ci occupiamo della partita Iva agente di commercio e ti diamo le informazioni che devi sapere sul regime forfettario.
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Indice dei contenuti
Partita Iva agente commercio
Per aprire la partita Iva agente di commercio il codice ATECO corretto è 46.19.01 Agenti e rappresentanti di vari prodotti senza prevalenza di alcuno.
Dovrai compilare e presentare il modello AA9/12 all’agenzia delle entrate tramite il sito web, con posta raccomandata o direttamente ad uno sportello territoriale.
Se preferisci puoi rivolgerti ad un intermediario abilitato come regimeforfettario.it che svolgerà per tuo conto tutte le pratiche necessarie.
Codice Ateco agente di commercio
Per aprire la partita Iva agente di commercio abbiamo già visto ol codice ATECO.
La tabella ministeriale, ti offre la possibilità di sceglierne anche altri compresi fra il 46.11 ed il 46.19 che forse potrebbero essere più adatti:
- 46.11 – Intermediari del commercio di materie prime agricole, di animali vivi, di materie prime tessili e di semilavorati
- 46.12 – Intermediari del commercio di combustibili, minerali, metalli e prodotti chimici
- 46.13 – Intermediari del commercio di legname e materiali da costruzione
- 46.14 – Intermediari del commercio di macchinari, impianti industriali, navi e aeromobili
- 46.15 – Intermediari del commercio di mobili, articoli per la casa e ferramenta
- 46.16 – Intermediari del commercio di prodotti tessili, abbigliamento, pellicce, calzature e articoli in pelle
- 46.17 – Intermediari del commercio di prodotti alimentari, bevande e tabacco
- 46.18 – Intermediari del commercio specializzato in altri prodotti
- 46.19 – Intermediari del commercio di vari prodotti senza prevalenza di alcuno
La lista è molto lunga, quindi ti rimandiamo alla nostra tabella dei codici ATECO completa per questa categoria, ma ti consigliamo di consultarci per una scelta corretta.
Regime forfettario, tasse e contributi
Vediamo per una partita Iva agente di commercio quale regime scegliere, le tasse ed i contributi previdenziali.
Tasse in forfettario
Il Regime Forfettario è a nostro avviso particolarmente adatto per nuove attività o quando il fatturato non supera una certa soglia.
Il limite dei ricavi è fissato in 85.000€ e sono previste una serie di agevolazioni e vantaggi.
L’IRPEF non si applica ma è prevista una imposta sostitutiva con aliquota molto vantaggiosa del 15%, ma se si rispettano determinati requisiti, scende al 5%.
Il reddito imponibile, cioè quello sul quale vengono calcolate le tasse, si determina mediante il coefficiente di redditività che in questo caso è del 62%.
Inoltre c’è esenzione dell’applicazione dell’Iva e non si devono tenere registri contabili.
Reddito imponibile = Incassi lordi x coefficiente di redditività
Contributi previdenziali agente di commercio
L’agente di commercio deve iscriversi alla Gestione INPS commercianti:
- se il reddito imponibile è inferiore a € 18.415,00 dovrai pagare solo dei contributi fissi di importo pari a € 4.515,43 (il pagamento avviene con cadenza trimestrale tramite F24 – 16 Maggio, 20 Agosto, 16 Novembre e 16 Febbraio n+1).
- se il reddito imponibile è superiore a € 18.415,00, dovrai versare sia i contributi fissi con cadenza trimestrale visti prima, sia i contributi in percentuale. Tali contributi si versano in sede di dichiarazione dei redditi applicando l’aliquota del 24,48% alla differenza tra il reddito imponibile ed il reddito minimale di € 18.415,00.
Applicando il regime forfettario puoi richiedere una riduzione del 35% sui contributi annuali, portando il totale da versare da 4.515,43€ a 2.935,03€. Tuttavia questa riduzione comporta un accredito ai fini pensionistici di 7 mesi e mezzo, contro l’accredito di 12 mesi della quota piena.
Approfondimento consigliato
Commercianti e regime forfettario
Tutti gli agenti di commercio sono obbligati all’iscrizione all’ENASARCO.
Questi contributi sono indipendenti ed aggiuntivi alla Gestione Commercianti INPS.
L’aliquota per il 2024 è stata confermata a 17%, di cui il 3% a titolo di solidarietà. Metà sarà a carico della ditta mandante mentre l’altra metà a carico dell’agente.
Calcolo tasse in Forfettario
Vediamo un semplice calcolo delle tasse per una partita Iva agente di commercio in regime forfettario. L’imposta sostitutiva si applica al reddito imponibile determinato grazie al coefficiente di redditività che in questo caso è del 62%.
Salvo è un giovane agente di commercio nel corso dell’anno fattura 20.000 €.
Base imponibile: 20.000 € x 62% = 12.400 €
Imposta sostitutiva: 5%
Imposte: 12.400 x 5% = 620 €
Il ruolo dell’agente di commercio
Un agente di commercio promuove contratti di vendita per l’azienda che rappresenta ed il suo contratto lavorativo è variabile e può includere:
- l’esclusiva in una determinata zona geografica
- la durata del contratto tempo determinato o indeterminato
- il vincolo di rappresentazione di una sola azienda
- il guadagno in percentuale o in quote fisse
Inoltre l’agente di dì commercio può essere:
- monomandatario
- plurimandatario
Gli agenti monomandatari possono rappresentare esclusivamente un’azienda.
Invece gli agenti plurimandatari possono rappresentare più aziende ed ai fini della contribuzione ENSARCO.
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