Lo sai che puoi risparmiare su tasse, previdenza e costi gestionali della tua partita Iva? Sei un libero professionista e vuoi sapere come pagare meno tasse? La soluzione esiste e si chiama regime forfettario. Nella nostra rubrica consulenze forfettario, ci occupiamo di rispondere alle domande più interessanti che riceviamo dai nostri lettori.
Oggi rispondiamo al quesito di Stefano da Treviso che ci chiede informazioni sulla partita Iva consulente informatico. Prima di analizzare la situazione, è importante sapere che anche in Italia è possibile iniziare una nuova attività senza pagare una tassazione esagerata grazie al regime forfettario. Vuoi saperne di più? Leggi questo articolo e scopri come il regime forfettario applicato alla tua partita iva ti permette di avere molti vantaggi ed agevolazioni rispetto alle altre partite IVA in regime ordinario. Il nostro team, specializzato in regime forfettario, opera dal 2013 online e con il nostro abbonamento ti garantisce la gestione completa della partita IVA tramite un consulente dedicato. Ti auguriamo buona lettura e non esitare a contattarci per informazioni ed eventuali dubbi.
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Indice dei contenuti
Partita Iva consulente informatico
“Buongiorno, vorrei iniziare l’attività di consulente informatico ed ho alcuni dubbi soprattutto riguardo a come aprire la partita Iva e al regime forfettario. Ho sentito parlare anche di codice ateco ma non ho ben capito a cosa serve, potreste aiutarmi? La mia situazione è questa: non ho mai avuto la partita Iva e per adesso ho un lavoro part time che tra l’altro vorrei lasciare.
Ma è proprio obbligo aprire la partita IVA per poterlo fare?”
Stefano – Treviso
La nostra risposta a Stefano
Buongiorno Stefano, ti ringraziamo per il tuo quesito su come aprire la partita Iva consulente informatico. Come per tutti i lavori autonomi, anche il consulente informatico deve aprire una Partita Iva per poter essere esercitata rispettando le normative fiscali vigenti.
Come prima cosa vediamo cos’è il codice Ateco e qual’è quello adatto all’attività che vuoi iniziare.
Il codice Ateco per consulente informatico
Quando si apre una partita Iva, una delle scelte che occorre fare è proprio quella del codice Ateco corretto. Vediamo di cosa si tratta perché questo gioca un ruolo importante quando si avvia una attività.
Devi sapere che il codice Ateco identifica in modo univoco e preciso la tipologia di attività o professione che il contribuente svolge. Nel tuo caso, per la tua attività dovrà essere scelto il 62.02.00, che corrisponde a Consulenza nel settore delle tecnologie dell’informatica.
In base al codice Ateco scelto in regime forfettario avrai:
- limite di ricavi annuali di 85.000 €;
- coefficiente di redditività del 67%.
Per quanto riguarda l’aspetto previdenziale, è necessario effettuare l’iscrizione alla gestione separata dell’INPS, con contribuzione proporzionale al reddito. Nel periodo d’imposta corrente l’aliquota prevista è pari al 26,07%.
Requisiti di accesso al regime forfettario
I requisiti per accedere al regime forfettario sono i seguenti:
- se già in possesso di partita IVA nell’anno precedente non aver avuto ricavi superiori a 85.000 € ;
- non usufruire di altri regimi speciali ai fini IVA;
- essere residente in Italia o in uno stato membro dell’Unione Europea. In quest’ultimo caso si deve produrre in Italia almeno il 75% del reddito;
- l’anno precedente non devi aver sostenuto spese per lavoratori dipendenti o collaboratori superiori a 20.000 €;
- attività di cessione di fabbricati, terreni edificabili o mezzi di trasporto nuovi non sono ammessi;
- il reddito da eventuale lavoro dipendente percepito l’anno precedente non deve essere superiore a 30.000 €;
- non partecipare a società di persone, associazioni professionali, Srl trasparenti contemporaneamente all’esercizio dell’attività;
- non avere partecipazioni di controllo, diretto ed indiretto, in Srl la cui attività sia riconducibile direttamente o indirettamente all’attività svolta con partita Iva individuale;
- il fatturato non deve essere prodotto prevalentemente nei confronti di datori di lavoro con i quali sono intercorsi rapporti di lavoro o erano intercorsi nei due anni d’imposta precedenti.
Ti invitiamo a leggere la nostra guida al regime forfettario dove trovi maggiori informazioni. Contattaci ancora se hai bisogno di ulteriori informazioni.
Un saluto – Staff regimeforfettario.it
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Mauro dice
Salve,
ho una partita IVA con regime forfettario aperta l’anno scorso. Ora si adegua automaticamente al nuovo regolamento?
Inoltre se faccio il consulente full time per un’azienda estera, rientro nel regime forfettario?
Grazie
Staff dice
Buongiorno Mauro, se la partita Iva è stata aperta nel 2018 nel regime forfettario non sarà necessario fare nessuna modifica, le novità si applicheranno automaticamente. Per quanto riguarda l’attività di consulenza, non è causa ostativa all’applicazione del forfettario, anche se fatta verso soggetti esteri.
Cordiali saluti
Vasile Popovici dice
Buongiorno
Sono un programmatore informatico
Mi è stata fatta una proposta per cambiare lavoro aprendo partita IVA.
Mi hanno proposto un compenso di 60000-65000 all’anno di fatturato.
Vorrei capire quando dovrei pagare come tasse e quanto sarebbe il netto annuale.
Ho fatto un calcolo e vorrei capire se è giusto.
Fatturato Redditività Imponibile Flat Tax Tassa Gestione Separata Tassa Gestione
65000 67% 43550 5% 2177,5 25,72% 11201,06
Staff dice
Buonasera Vasile, il calcolo presentato è corretto.
Si tenga in considerazione che il primo anno dovranno essere versati anche gli acconti per l’anno successivo.
Gli acconti IRPEF sono equivalenti al 100% del saldo IRPEF di 2.177,50€., mentre gli acconti INPS sono equivalenti all’80% del saldo Contributi di 11.201,06€.
Gli acconti si versano in due scadenze. La prima parte a Giugno insieme al saldo, la seconda parte a Novembre.
Cordiali saluti
rosario dice
Buongiorno
Facendomi al messaggio del sig. Vasile vorrei maggiori informazioni sul calcolo in quanto c’è una cosa che non mi è chiara. Premesso che dovrei a breve aprire la partita iva con lo stesso codice ateco, il mio calcolo è leggermente diverso e vorrei capire dove sbaglio:
65000 fatturato
€ 43.550,00 il 67%
€ 11.201,06 il 25,72% Inps
€ 1.617,45 5%
Utile € 12.818,51
Spero che il mio calcolo sia corretto (meno tasse)
Grazie e buiongiorno
Staff dice
Buongiorno, si ritiene il corretto il calcolo del Sig. Vasile, in quanto i contributi versati per la gestione separata sono deducibili dal reddito del periodo d’imposta di riferimento.
In sostanza se il pagamento dei contributi viene effettuato nel 2019, saranno deducibili dal reddito 2019, ovvero nel Modello Persone Fisiche 2020.
Cordiali saluti
Andrea dice
Buongiorno,
l’imposta sostitutiva al 5% per i primi 5 anni vale se l’attività non è una mera prosecuzione dell’attività svolta come dipendente. Se prima ero impiegato informatico e ora sono libero professionista consulente informatico (non ho più nessun rapporto con clienti ed azienda precedente) posso sfruttare l’imposta al 5% o si applica il 15%?
Grazie
Cordiali Saluti
Staff dice
Gentile Andrea, la mera prosecuzione dell’attività è stata introdotta per evitare artificiose variazione della veste giuridica dei dipendenti per un risparmio fiscale.
Se nella sostanza non ci sono più rapporti con il precedente datore di lavoro, ovvero vengono utilizzati beni strumentali propri e il mercato di riferimento è diverso, non si considera “mera prosecuzione” e, fermo restando gli il rispetto degli altri requisiti, potrà essere applicata l’aliquota agevolata al 5% per i primi 5 anni. Per ricevere una consulenza gratuita dai nostri esperti, può contattarci compilando il form che trova nella sezione contatti. Cordiali saluti
Bruno dice
Buonasera,
attualmente sono dipendente con una RAL superiore a 30000 euro già da qualche anno. Vorrei licenziarmi dalla mia attuale azienda, aprire una partita IVA (ATECO 62.02.00) e riprendere a lavorare per quest’ultima. In base a quanto indicato in alto non potrei perché violerei i punti 6 e 9 dei requisiti di accesso a Regime Forfettario, corretto?
Se si, non vi è alcun altro modo(ad esempio con Partita IVA ordinaria)?
Grazie
Staff dice
Buongiorno, grazie per averci contattato. Se il suo reddito da dipendente è superiore a 30k di RAL, potrà applicare il regime forfettario solo dall’anno successivo in cui consegna le dimissioni o il rapporto di lavoro da dipendente termina.
Come alternativa ha la possibilità di aprire la partita iva individuale ma in regime ordinario semplificato.
Per maggiori informazioni può scriverci una email.
Cordiali saluti