Hai il diploma di estetista e cerchi più informazioni sulle opportunità che ti offre il regime forfettario? Vuoi aprire la partita Iva e sei spaventata dalle pratiche burocratiche, tasse e costi di gestione? Magari sei solamente alla ricerca di un commercialista online per risparmiare e che ti offra un supporto professionale per i problemi relativi alla tua partita IVA.
Nella guida di oggi, ci occupiamo proprio di questi aspetti e ci soffermiamo su come aprire partita Iva estetista in regime forfettario. Ti spieghiamo quale codice ATECO devi scegliere, il limite di fatturato del forfettario, il coefficiente di redditività, la Cassa di previdenza ed i contributi che dovrai versare. Ovviamente se vuoi svolgere questa attività, devi essere sicura di possedere i requisiti richiesti. Se sei interessata e vuoi saperne di più, mettiti comoda e leggi la nostra guida fino in fondo, buona lettura.
Se sei in regola puoi aprire la tua partita Iva e svolgere questa bellissima attività in piena regola. Mettiti comoda e leggi questa guida che abbiamo preparato per te, buona lettura.
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Indice dei contenuti
I requisiti richiesti
Come abbiamo accennato prima, per svolgere questa attività, devi essere sicura di possedere i requisiti. Ci sono tre percorsi formativi se vuoi diventare estetista:
- puoi frequentare un corso di qualificazione biennale (minimo 900 ore annuali) presso un ente di formazione autorizzato e ottenere il certificato di qualifica di Estetista per il lavoro da socio o dipendente;
- se hai prestato servizio con contratto di apprendistato presso un centro estetico autorizzato, seguito da 1 anno di lavoro qualificato devi frequentare un corso di formazione di 300 ore presso un ente autorizzato e sostenere l’esame teorico per il rilascio dell’attestato di abilitazione per il lavoro autonomo;
- se hai effettuato 3 anni di lavoro qualificato puoi frequentare un corso di formazione di 300 ore per poter sostenere l’esame teorico per il rilascio dell’attestato di abilitazione per il lavoro autonomo.
Come ogni artigiano anche l’estetista richiede l’apertura della partita Iva che è condizionata dall’individuazione di un codice Ateco. Ma cos’è il Codice Ateco e a cosa serve?
Codice Ateco Estetista
La prima cosa, che devi sapere per aprire partita iva estetista è il Codice Ateco corretto. Ti ricordo che il codice Ateco è un sistema di codici utilizzato per classificare le diverse attività economiche.
La scelta del codice ATECO idoneo alla propria attività è fondamentale poiché da esso dipenderanno parametri rilevanti come il coefficiente di redditività.
Ricordati: ogni attività ha un proprio codice che la identifica e che va usato per l’apertura della Partita Iva.
Il codice Ateco adatto ad un’estetista è:
96.02.02 – Servizi degli istituti di bellezza
Per l’attività di estetista con codice 96.02.02 il coefficiente di redditività è pari al 67%. Questo significa che alla tua attività vengono riconosciute spese forfettarie pari al 33%.
Regime forfettario Estetista
La scelta del regime fiscale di appartenenza rappresenta un momento importante quando si inizia l’attività. Sostanzialmente puoi optare per il regime forfettario o semplificato.
Tieni presente che il regime forfettario può rivelarsi particolarmente vantaggioso perchè ti da diritto a molti vantaggi. Di seguito ti elenco quelli che a mio giudizio sono più rilevanti:
- reddito fino ad 85.000 €
- imposta sostitutiva con aliquota bassa
- niente Iva in fattura
- gestione contabilità più semplice
- risparmio sul costo del commercialista
Per quanto riguarda l’imposta sostitutiva, l’aliquota prevista è del 15% che può essere ridotta per il primo quinquennio al 5% se possiedi i requisiti richiesti. Per maggiori approfondimenti consiglio la lettura di regime forfettario aliquota al 5% o al 15%.
Approfondimento consigliato:
Guida al regime forfettario
Ricordati che se aderisci al Forfettario potrai godere di queste esenzioni:
- applicazione dell’Iva: non devi provvedere al versamento nè alla dichiarazione e comunicazione annuale
- esonero dalla registrazione delle fatture emesse, dei corrispettivi e degli acquisti
- non devi conservare i registri ed i documenti
- niente comunicazione delle dichiarazioni d’intento ricevute
Aprire partita IVA estetista
Adesso dovresti aver compreso il Codice Ateco Estetista. A questo punto sarai curioso di conoscere come aprire la Partita Iva. Se decidi di fare questo passo importante presta attenzione a quello che ti sto per dire. L’inquadramento è come Artigiano.
Sono previsti dei requisiti per poter esercitare l’attività ed è necessaria anche l’iscrizione in camera di commercio. Per aprire Partita Iva puoi recarti direttamente presso l’Agenzia delle Entrate con il modello AA9/12 o in alternativa utilizzare il nostro servizio. Per quanto riguarda la cassa previdenziale devi iscriverti alla Gestione Inps Artigiani. Inoltre è richiesta la presentazione della SCIA presso il proprio comune e devi aprire una posizione assicurativa INAIL.
Riassumendo:
- Inquadramento: Artigiano
- Requisiti richiesti: Si
- Iscrizione Camera Commercio: Si
- Previdenza: iscrizione alla Gestione INPS Artigiani
- Presentazione della SCIA presso il proprio comune
- Aprire una posizione assicurativa presso l’INAIL
- Apertura partita Iva: presso l’Agenzia delle entrate modello AA9/12
Approfondimento consigliato
Apertura Partita Iva Regime Forfettario
Gestione INPS artigiani per estetista
Per il calcolo dei contributi INPS artigiani, dobbiamo fare una distinzione:
- se il reddito imponibile è inferiore a € 18.415 dovrai pagare solo dei contributi fissi di importo pari a € 4.427,04 (il pagamento avviene con cadenza trimestrale – 16 Maggio, 20 Agosto, 16 Novembre e 16 Febbraio n+1).
- se il reddito imponibile è superiore a € 18.415, dovrai versare sia i contributi fissi con cadenza trimestrale visti prima, sia i contributi in percentuale. Tali contributi si versano in sede di dichiarazione dei redditi applicando l’aliquota del 24% alla differenza tra il reddito imponibile ed il reddito minimale di € 18.415.
Considera che applicando il regime forfettario puoi richiedere una riduzione del 35% sui contributi annuali, portando il totale da versare da € 4.427,04 a € 2.877,58.
Tuttavia questa riduzione comporta un accredito ai fini pensionistici di 7 mesi e mezzo, contro l’accredito di 12 mesi della quota piena.
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Riduzione contributi INPS 35% Regime Forfettario
Calcolo tasse estetista in regime forfettario
Eccoci giunti al calcolo delle tasse nel nostro articolo Codice Ateco Estetista. Per chiarire meglio questo aspetto facciamo alcuni esempi.
Esempio 1
Alessandra è un’estetista e svolge l’attività da un anno.
Il suo reddito lordo è pari a 37.500€. Quanto dovrà pagare di tasse e Contributi INPS l’anno successivo?
Reddito lordo: 37.500€
Coefficiente di redditività: 67%
Aliquota imposta sostitutiva: 5%
Reddito imponibile: 37.500€ x 67% = 25.125€
Imposta sostitutiva: 25.125€ x 5% = 1.256,25€
Contributi INPS Fissi: 4.427,04€
Contributi INPS percentuali: (25.125 – 18.415) = 6.710 x 24% = 1.610,40€
Esempio 2
Samira è un’estetista ed ha appena aperto la partita iva.
Il volume dei ricavi presunto è 24.700€. Quanto deve pagare di tasse l’anno successivo?
Reddito lordo: 24.700€
Coefficiente di redditività: 67%
Aliquota imposta sostitutiva: 5%
Reddito imponibile: 24.700€ x 67% = 16.549€
Imposta sostitutiva: 16.549€ x 5% = 827,45€
Contributi INPS Fissi: 4.427,04€
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Calcolo tasse regime forfettario
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