Sei un idraulico e non fatturi più di 85.000 euro all’anno? Sei semplicemente stanco di fare il dipendente e vuoi aprire partita iva come idraulico? Lo sai che anche in Italia è possibile iniziare una nuova attività senza essere soggetti ad una tassazione esagerata?
Nella guida di oggi ci occupiamo di come aprire partita Iva per idraulico e degli aspetti più importanti del regime forfettario come tasse e previdenza.
Per un giovane diplomato di un istituto professionale, aprire una attività come l’idraulico può essere veramente una ottima idea. Grazie al regime forfettario ed alla sua bassa tassazione puoi finalmente aprile la tua ditta e realizzare il sogno che hai nel cassetto da tanto tempo.
Ti auguriamo buona lettura e non esitare a contattarci per informazioni ed eventuali dubbi.
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Indice dei contenuti
Aprire partita Iva idraulico
L’idraulico può occuparsi di grandi interventi in ambito impiantistico (riscaldamento e distribuzione dell’acqua tanto per citare due casi) fino a piccoli interventi riguardanti gli impianti sanitari, igienici, idraulici o del gas in edifici civili o industriali.
La cosa fondamentale se vuoi aprire partita Iva idraulico è individuare il codice Ateco corretto.
In questo caso il codice ateco più adatto è:
43.22.01– Installazione di impianti idraulici, di riscaldamento e di condizionamento dell’aria in edifici o in altre opere di costruzione
Per questa attività con codice ateco 43.22.01 il coefficiente di redditività è pari all’86%.
Ecco alcuni elementi utili per aprire partita iva come idraulico:
- Inquadramento: Artigiano
- Requisiti richiesti: No
- Iscrizione Camera Commercio: Si
- Previdenza: iscrizione alla Gestione INPS Artigiani
- Apertura partita Iva: presso l’Agenzia delle entrate modello AA9/12
Approfondimento consigliato
Apertura Partita Iva Regime Forfettario
Come diventare idraulico
Come per altre professioni, anche in questo caso, è necessario ed obbligatorio avere una qualifica in modo da essere dei veri esperti del settore.
Ci sono altri modi per poter iniziare ad approcciarsi a questo lavoro in modo più veloce.
Iniziare ed imparare lavorando in una azienda già avviata per il tempo necessario ad acquistare pratica ed imparare il mestiere.
Se invece si ricerca una preparazione più specifica, allora è necessario conseguire un diploma professionale o tecnico. Oggi è possibile frequentare corsi professionali che ti permettono di ottenere una qualifica.
Versamento contributi previdenziali idraulico
Il primo aspetto da evidenziare è che tutti gli idraulici sono tenuti all’iscrizione alla Gestione INPS artigiani. Dobbiamo fare una distinzione:
- se il reddito imponibile è inferiore a € 18.415,00 dovrai pagare solo dei contributi fissi di importo pari a € 4.427,04 (il pagamento avviene con cadenza trimestrale tramite F24 – 16 Maggio, 20 Agosto, 16 Novembre e 16 Febbraio n+1).
- se il reddito imponibile è superiore a € 18.415,00, dovrai versare sia i contributi fissi con cadenza trimestrale visti prima, sia i contributi in percentuale. Tali contributi si versano in sede di dichiarazione dei redditi applicando l’aliquota del 24% alla differenza tra il reddito imponibile ed il reddito minimale di € 18.415,00.
Considera che applicando il regime forfettario puoi richiedere una riduzione del 35% sui contributi annuali, portando il totale da versare da 4.427,04€ a 2.877,58€.
Tuttavia questa riduzione comporta un accredito ai fini pensionistici di 7 mesi e mezzo, contro l’accredito di 12 mesi della quota piena.
Approfondimento consigliato
Artigiani e regime forfettario
Regime forfettario idraulico
Indubbiamente, il regime forfettario è il regime più conveniente anche per l’idraulico ma si devono rispettare dei requisiti:
- Non percepire al 31/12 dell’anno precedente compensi e ricavi superiori a 85.000€;
- non usufruire di altri regimi speciali ai fini IVA o di regimi forfettari ai fini della determinazione del reddito;
- essere residente in Italia oppure produrre in ogni caso in Italia almeno il 75% del reddito;
- non cedere fabbricati, terreni edificabili o mezzi di trasporto nuovi.
Se si rispettano i requisiti summenzionati, è possibile godere dell’imposta sostitutiva del 15%, ulteriormente ridotta al 5% per i primi 5 anni di attività. Per maggiori approfondimenti consiglio la lettura di regime forfettario aliquota al 5% o al 15%.
Inoltre, grazie all’adozione del regime forfettario, non si è tenuti ad applicare l’Iva e a tenere i registri contabili.
Approfondimento consigliato:
Guida al regime forfettario
Calcolo tasse idraulico in regime forfettario
Esempio 1
Leonardo è un idraulico e svolge l’attività da un anno.
Il suo reddito lordo è pari a 20.900€. Quanto dovrà pagare di tasse e Contributi INPS l’anno successivo?
Reddito lordo: 20.900€
Coefficiente di redditività: 86%
Aliquota imposta sostitutiva: 5%
Reddito imponibile: 20.900 € x 86% = 17.974€
Imposta sostitutiva: 17.974 € x 5% = 898,70€
Contributi INPS: 4.427,04€
Esempio 2
Tommaso è un idraulico ed ha appena aperto la partita iva.
Il volume dei ricavi presunto è 34.650€. Quanto deve pagare di tasse l’anno successivo?
Reddito lordo: 34.650€
Coefficiente di redditività: 86%
Aliquota imposta sostitutiva: 5%
Reddito imponibile: 34.650€ x 86% = 29.799€
Imposta sostitutiva: 29.799€ x 5% = 1.489,95€
Contributi INPS Fissi: 4.427,04€
Contributi INPS percentuali: (29.799 – 18.415) = 11.384 x 24% = 2.732,16€
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Calcolo tasse regime forfettario
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Nicola dice
Salve, volevo capire meglio come vengono calcolati i miei ricavi.
Se acquisto materiale, ad esempio sanitari, per un cliente, anticipando le somme e poi le riaddebito in fattura al cliente maggiorati del 5%. Rileva tutto l’importo della fattura per il limite del forfettario? Perché se così fosse un idraulico come me esce molto rapidamente da questo regime forfettario…
Se compro materiale per 500€ che poi vado ad installare al cliente questa cifra non dovrebbe nei miei ricavi ma devo indicarla in fattura per recuperare i soldi dal cliente..
Staff dice
Buonasera Nicola,
Le spese anticipate per i clienti, secondo l’ex art. 15 del DPR 633/72, non vanno a formare il reddito imponibile (quindi anche il totale dei ricavi) solamente se sono sostenute in nome e per conto del cliente.
Se non sono sostenute in nome e per conto del cliente, i costi devono essere riaddebitati in fattura tra il totale dei compensi ed in questo caso, come da te indicato, potresti raggiungere facilmente il limite di fatturato previsto dalla tua attività.
Avendo molti costi da sostenere nell’esercizio dell’attività, probabilmente il regime fiscale migliore nel tuo caso è il regime ordinario semplificato, il quale ti permetterebbe di dedurre dal totale degli incassi anche i costi per l’acquisto di materiale.
Cordiali Saluti
Igor dice
E per completezza vorrei chiedervi se è come si computa l’ INAIL per i forfettari
Staff dice
Buongiorno Igor, l’INAIL non è influenzata dal regime fiscale adottato, bensì dal grado di rischio che l’ente riconosce all’attività svolta.
Cordiali saluti
Igor dice
Scusate, ho espresso male io la domanda. Intendevo chiedere se la somma spesa per l’Inail veniva tolta dal computo dei ricavi come per l’INPS, per definire il reddito.
Grazie e saluti
Staff dice
Buongiorno Igor, nessun problema, ma in questo caso la risposta è negativa.
Il premio Inail nel regime forfettario non è deducibile dal reddito.
Cordiali saluti
Gianluca dice
Salve io vorrei iscrivermi come artigiano, sono in possesso di diploma dei sistemi energetici e faccio questo lavoro da 7 anni.
Alla Camera di commercio mi hanno detto che ho bisogno di 2 anni di operaio specializzato per poter aprire, anche se mi sono documentato ed ho riscontrato che con il mio diploma basta anche solo un anno di esperienza professionale, alle dirette dipendenze di un impresa del settore…
Voi in merito che mi dite?
Staff dice
Buongiorno Gianluca, purtroppo è la camera di commercio che accetta o meno le pratiche.
L’unica strada è argomentare e dimostrare con la Camera di commercio di possedere i requisiti.
Cordiali saluti