Sei un perito industriale e cerchi informazioni sul regime forfettario per capire se puoi applicarlo? Sei curioso di sapere come risparmiare sulle tasse ed ottimizzare i costi di gestione della tua partita IVA?
Questa guida periti industriali in regime forfettario saprà darti le indicazioni che stai cercando e guidarti nella scelta del regime fiscale da applicare.
In poche righe ti spiego tutto quello che devi sapere: dalla scelta del codice ATECO, al calcolo delle imposte da versare ed i contributi previdenziali a come risparmiare sul costo del commercialista.
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Indice dei contenuti
Il perito industriale
Iniziamo ad occuparci della figura professionale del perito industriale. Come ben saprai sono previste molte specializzazioni a seconda dell’indirizzo scelto durante il corso degli studi superiori.
La recente riforma degli Istituti Tecnici Industriali, ha raggruppato le specializzazioni nei seguenti indirizzi e settori tecnologici:
- meccanica, meccatronica ed energia;
- trasporti e logistica;
- elettronica ed elettrotecnica;
- informatica e telecomunicazioni;
- grafica e comunicazione;
- chimica, materiali e biotecnologie;
- sistema moda;
- agraria, agroalimentare ed agroindustriale;
- costruzioni, ambiente e territori.
Maggiori informazioni sul Codice Deontologico e la professione puoi trovarli sul sito del Consiglio Nazionale dei Periti Industriali.
Periti industriali in regime forfettario
Indubbiamente, il regime forfettario è il regime più conveniente anche per l’idraulico ma si devono rispettare dei requisiti:
- Non percepire al 31/12 dell’anno precedente compensi e ricavi superiori a 85.000€;
- non usufruire di altri regimi speciali ai fini IVA o di regimi forfettari ai fini della determinazione del reddito;
- essere residente in Italia oppure produrre in ogni caso in Italia almeno il 75% del reddito;
- non cedere fabbricati, terreni edificabili o mezzi di trasporto nuovi
- l’anno precedente non devi aver sostenuto spese per lavoratori dipendenti o collaboratori superiori a 20.000 €;
- eventuale lavoro da dipendente non superi i 30.000 euro
Se si rispettano i requisiti summenzionati, è possibile godere dell’imposta sostitutiva del 15%, ulteriormente ridotta al 5% per i primi 5 anni di attività. Per maggiori approfondimenti consiglio la lettura di regime forfettario aliquota al 5% o al 15%.
Inoltre, grazie all’adozione del regime forfettario, non si è tenuti ad applicare l’Iva e a tenere i registri contabili.
Approfondimento consigliato:
Guida al regime forfettario
Aprire Partita IVA perito industriale
Come abbiamo visto, i Periti Industriali, sono dei professionisti specializzati in un determinato settore ed iscritti ad un Albo Professionale. L’iscrizione consente loro l’esercizio della libera professione in ambito congruo alla specializzazione conseguita. Il primo passo consiste ovviamente nell’apertura della partita IVA per essere in regola con le normative fiscali.
Per svolgere la professione di Perito ed aprire la partita IVA devi adottare il seguente codice Ateco:
74.90.91 – Attività svolte da periti industriali
Le tasse, si versano in base al reddito imponibile che si determina sottraendo al reddito lordo i costi forfettari. Attento che questi costi vengono calcolati in modo forfettario a seconda dell’attività svolta mediante il coefficiente di redditività che nel tuo caso, il perito industriale sono pari al 78%. Questo significa che ti verranno riconosciute spese forfettarie pari al 22% del tuo reddito lordo.
Al reddito imponibile, si applica un’imposta sostitutiva e non la tradizionale IRPEF. L’aliquota dell’imposta sostitutiva è pari al 15% che si riduce al 5% per tutti coloro che iniziano la propria attività adesso oppure che rispettano determinati requisiti.
Calcolo imposta sostitutiva
Andrea è un perito industriale che ha aperto la partita IVA a gennaio 2024 ed ha aderito al regime forfettario.
Reddito lordo: 23.000€
Coefficiente di redditività: 78%
Aliquota imposta sostitutiva: 5%
Reddito imponibile: 23.000 € x 78%= 17.940€
Imposta sostitutiva: 17.940€ x 5% = 897€ da versare a giugno 2023
Cassa previdenza EPPI
La Cassa di Previdenza dei Periti Industriali è l’EPPI, l’Ente Previdenziale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati, si occupa appunto della previdenza.
Ti ricordo che in Italia la previdenza è obbligatoria per gli iscritti all’Albo dei Periti Industriali che esercitano, nelle sue diverse forme, la professione autonoma di Perito Industriale.
I contributi che gli iscritti all’EPPI sono:
- soggettivo;
- integrativo;
- di maternità.
Il contributo soggettivo per il perito industriale si calcola applicando l’aliquota del 18% sul totale del reddito professionale netto ed è fiscalmente deducibile. Sono previsti sia un limite inferiore che uno superiore per il contributo soggettivo. Oltre al contributo soggettivo che è l’elemento sul quale calcolare il trattamento pensionistico gli iscritti all’EPPI dovranno versare anche un contributo integrativo finalizzato generalmente al sostegno delle spese di gestione EPPI nonché al supporto agli iscritti.
Il contributo integrativo EPPI per l’anno in corso è il 5% del valore totale della fattura, ma ricorda che a differenza del contributo soggettivo non è deducibile fiscalmente, ad eccezione di alcuni casi particolari. Il terzo ed ultimo è il contributo di maternità determinato annualmente dal consiglio di amministrazione dell’EPPI.
Conclusioni
Spero che con questa guida periti industriali regime forfettario sia stata utile a chiarire tutti i dubbi sul regime forfettario e sul suo funzionamento.
Dal mio punto di vista il forfettario rappresenta una grande opportunità se vuoi iniziare a svolgere l’attività come libero professionista in questo 2024.
Se già lavori ed i tuoi incassi non superano limite di 85.000 € all’anno e vuoi valutare se applicarlo contattami per valutare se ti conviene aderire al regime forfettario con la tua partita IVA.
Ricordati che in forfettario non dovrai più applicare l’IVA in fattura, pagherai meno tasse ed avrai una serie di semplificazioni ed agevolazioni contabili.
Se l’argomento ti sembra complesso e vuoi saperne di più, contattaci compilando il form o prenotando una consulenza gratuita con un nostro esperto.
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