Tamara da Imperia – regime fiscale per ingegnere informatico
Sto valutando diverse opportunità di collaborazione, sia in Italia che all’estero, per svolgere attività da remoto senza un contratto di lavoro subordinato. Non avendo esperienza in ambito fiscale, prima di stabilire una tariffa adeguata per i miei servizi, ho bisogno di chiarire quale sia il regime fiscale più vantaggioso per un ingegnere informatico e quali siano le tasse e i contributi previsti.
Presumo che per operare in autonomia sia necessaria l’apertura della partita IVA, ma vorrei comprendere meglio quali sono gli adempimenti richiesti e le opzioni più adatte alla mia situazione.
Ciao Tamara e grazie per la tua domanda quale regime fiscale per un ingegnere informatico è più conveniente. Capisco l’importanza di avere un quadro chiaro sulla gestione fiscale della sua attività come ingegnere informatico. Per aiutarti, ti fornisco una panoramica sui principali aspetti fiscali e contributivi legati all’apertura della partita IVA.
Per svolgere la tua attività, il Codice ATECO di riferimento è 71.12.10 – Attività degli studi di ingegneria. Dal punto di vista previdenziale, la registrazione all’Albo degli Ingegneri comporta l’iscrizione obbligatoria a Inarcassa, l’ente previdenziale per gli ingegneri liberi professionisti. Per conoscere nel dettaglio le aliquote contributive, gli obblighi e le scadenze, le consiglio di consultare direttamente il sito ufficiale di Inarcassa.
Se soddisfi i requisiti richiesti, potrai scegliere di aderire al regime forfettario, una soluzione vantaggiosa per chi avvia un’attività professionale in proprio. Questo regime prevede un’imposta sostitutiva pari al 15%, ridotta al 5% per i primi cinque anni se si rispettano determinate condizioni.
Nel regime forfettario, l’imponibile fiscale non viene calcolato sui ricavi effettivi, ma applicando un coefficiente di redditività stabilito per ogni attività. Per il Codice ATECO 71.12.10, tale coefficiente è del 78%, quindi l’imponibile sarà determinato in base a questa percentuale sui ricavi totali.
Per chiarire meglio il funzionamento del meccanismo di calcolo, ecco un esempio:
Ricavi annui: 50.000 euro
Coefficiente di redditività: 78%
Reddito imponibile: 50.000€ x 78% = 39.000€
Imposta sostitutiva al 15%: 39.000€ x 15% = 5.850€
Per quanto riguarda i contributi previdenziali, l’importo e le modalità di pagamento dipendono dalle regole stabilite da Inarcassa, quindi per ottenere informazioni dettagliate ti consiglio di fare riferimento direttamente al loro sito ufficiale.
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Se anche tu, come Tamara vuoi domandarci quale regime fiscale per un ingegnere informatico è più conveniente o hai un’altra domanda da sottoporci, scrivi e vedremo di risponderti su queste pagine appena possibile.
Il Regime Forfettario conviene?
Il Regime Forfettario conviene e ti permette di risparmiare su imposte e contributi previdenziali. Al posto dell’IRPEF, è prevista un imposta sostitutiva con una aliquota del 15% e se possiedi i requisiti richiesti dalla legge può addirittura ridursi al 5% per un periodo di cinque anni! Se vuoi approfondire leggi la nostra guida al regime forfettario e richiedi una consulenza gratuita e senza impegno con il form in fondo alla pagina.
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