Hai una partita Iva ed hai adottato il regime forfettario? Sei in procinto di aprirne una ed hai già un lavoro dipendente? Magari, stai semplicemente pensando di affiancare un altra attività a quella che già svolgi e cerchi maggiori informazioni.
Nella guida di oggi ci occupiamo del regime forfettario e doppia attività perché ogni giorno riceviamo richieste di chiarimento su questo argomento. Inoltre recentemente sono state introdotte delle interessanti novità che riguardano il regime forfettario proprio a questo riguardo.
Se ancora non lo sapessi il forfettario è il regime naturale per tutte le persone fisiche che intendono iniziare una attività. Nel caso in cui il volume di affari resti sotto la soglia di 85.000 € anche per tutto il 2024 puoi applicarlo alla tua partita Iva.
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Indice dei contenuti
I vantaggi del regime forfettario
Indipendentemente dall’attività che eserciti, puoi adottare il regime forfettario se il tuo volume di affari resta sotto la soglia di 85.000 € ed il tuo lavoro da dipendente non supera i 30.000 € lordi.
Al momento dell’apertura della partita iva è necessario la scelta del regime fiscale tra queste due alternative:
- regime forfettario
- regime semplificato
La differenza sostanziale sta nella determinazione del reddito e nelle tasse che si pagano.
In regime forfettario tutto è basato sul coefficiente di redditività mentre nel regime semplificato è determinato da ricavi meno i costi sostenuti. Ovviamente ci sono altre differenze ma non sono oggetto di analisi in questa guida.
Il regime forfettario permette di godere di un’aliquota sostitutiva del 15% che viene ulteriormente ridotta al 5% per i primi 5 anni, se vengono rispettati determinati requisiti.
Approfondimento consigliato:
Guida al regime forfettario
Se si ha già una partita IVA, il forfettario si può applicare se l’anno precedente non si è superata la soglia di 85.000 € come fatturato.
Se apri adesso la partita Iva, devi prestare attenzione a non superare la soglia di 85.000 € nel corso dell’anno. In caso contrario dal primo gennaio dell’anno successivo si deve applicare il semplificato! Quando apri una una partita Iva, devi sempre indicare l’attività professionale o di impresa che svolgi. Ogni attività, ha un codice Ateco specifico valido sia per la Camera di commercio sia ai fini IVA.
Regime forfettario e doppia attività
Se hai deciso di svolgere due attività contemporaneamente, devi dichiarare due codici ateco:
un codice primario ed uno secondario. Lo stesso criterio, viene applicato, nel caso in cui le attività siano superiori a due. Proviamo a fare un esempio per comprendere meglio.
Poniamo il caso che tu produca un manufatto, in questo caso per il fisco sei inquadrato nella categoria degli artigiani.
Ipotizziamo che decidi di occuparti anche della vendita dei prodotti che realizzi, commercializzandoli autonomamente attraverso Internet. In questo caso, devi aprire una seconda attività per la vendita online, e-commerce dei tuoi prodotti.
Attenzione: devi aprire una seconda attività con un altro codice Ateco non un altra partita Iva! Tutto chiaro?
Vediamo un altro esempio. Un professionista, che ovviamente possiede i requisiti tecnico professionali, decide di svolgere due professioni contemporaneamente, è possibile?
Certamente, anche in regime forfettario puoi svolgere due attività professionali in contemporanea.
L’unico paletto è non superare i limiti dei ricavi fissati in 85.000 € per entrambe le attività, nel pieno rispetto quindi delle regole di Legge.
Coefficienti di redditività
La norma prevede che ad ogni tipologia d’attività corrisponda un preciso coefficiente di redditività. Lo scopo del coefficiente è quella di determinare a forfait i costi che si possono dedurre. Difatti, il reddito imponibile, verrà poi calcolato moltiplicando il coefficiente di redditività con i ricavi lordi.
Vediamo l’elenco dei coefficienti di redditività a seconda della categoria:
- Industrie alimentari e delle bevande: 40%;
- Commercio ingrosso e dettaglio: 40%;
- Commercio ambulante di prodotti alimentari e bevande: 40%;
- Commercio ambulante di altri prodotti: 54%;
- Costruzioni e attività immobiliari: 86%;
- Intermediari del commercio: 62%;
- Attività dei Servizi di alloggio e di ristorazione: 40%;
- Attività Professionali, Scientifiche, Tecniche Sanitarie, di Istruzione, Servizi Finanziari ed Assicurativi: 78%;
- Altre attività economiche: 67%.
Riassumendo, abbiamo visto che è possibile svolgere più attività in contemporanea a condizione che tu sia in possesso di eventuali requisiti che occorrono e che siano compatibili tra loro e con la tua situazione personale.
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