Bentornato sul nostro blog, oggi parliamo di un argomento molto importante e precisamente della riduzione INPS 50% per Artigiani e Commercianti.
La Legge di Bilancio 2025, legge 30 dicembre 2024, n. 207, art. 1, comma 186, introduce una riduzione del 50% sui contributi previdenziali INPS per artigiani e commercianti che si iscrivono per la prima volta alla relativa gestione nel 2025.
Questa misura ha lo scopo di incentivare l’avvio di nuove attività imprenditoriali ed alleggerire il peso della contribuzione obbligatoria nei primi 36 mesi. Tuttavia, non è automatica, ma deve essere richiesta con un’apposita istanza e richiede un’attenta valutazione dell’impatto previdenziale, poiché la contribuzione ridotta influisce sull’accredito dei contributi ai fini pensionistici.
In questa guida completa, analizziamo chi può accedere alla riduzione, come funziona, come richiederla e quali sono i pro e i contro.
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Cosa prevede la riduzione INPS del 50%
L’agevolazione consente di dimezzare i contributi previdenziali obbligatori dovuti alla Gestione INPS Artigiani e Commercianti per 36 mesi consecutivi, applicandosi sia:
- alla quota fissa minima, calcolata sul reddito minimale (18.555 euro per il 2025)
- alla quota variabile, calcolata sul reddito eccedente il minimale
La riduzione si applica senza interruzioni e, una volta scaduto il triennio, per chi rimane nel regime forfettario è possibile accedere alla riduzione del 35% già prevista per i forfettari.
Chi può beneficiare della riduzione contributiva
L’agevolazione è riservata ai contribuenti che:
- si iscrivono per la prima volta alla Gestione INPS Artigiani o Commercianti nel 2025
- avviano un’attività autonoma e applicano il regime forfettario
- non hanno avuto precedenti iscrizioni a queste gestioni
- passano dalla Gestione Separata INPS alla Gestione Artigiani o Commercianti per la prima volta
- risultano in regola con gli adempimenti contributivi
Chi è escluso dall’agevolazione
L’accesso alla riduzione è negato a chi:
- è già stato iscritto in passato alla Gestione Artigiani o Commercianti
- mantiene l’iscrizione alla Gestione Separata INPS
- ha già beneficiato di altre agevolazioni contributive nei tre anni precedenti
- applica già la riduzione del 35% per i forfettari
- è iscritto a casse previdenziali private (salvo diversa indicazione della Cassa di riferimento)
Non è possibile cumulare questa riduzione con altre agevolazioni contributive. Tuttavia, decorso il triennio, sarà possibile accedere alla riduzione del 35% per i forfettari.
Quanto si risparmia con la riduzione del 50%
La riduzione interessa sia i contributi fissi che quelli sul reddito eccedente il minimale.
| Categoria | Aliquota ordinaria | Quota fissa annuale | Quota fissa ridotta (50%) | Risparmio annuale |
|---|---|---|---|---|
| Artigiani | 24,00% | 4.460,64€ | 2.230,32€ | 2.230,32€ |
| Commercianti | 24,48% | 4.549,70€ | 2.274,85€ | 2.274,85€ |
Anche la quota variabile viene ridotta dal 24% al 12%.
Come richiedere la riduzione dei contributi INPS?
La domanda deve essere presentata all’INPS entro il 28 febbraio 2025 tramite il portale online, accedendo con SPID, CIE o CNS.
Chi apre la partita iva dopo il 1° gennaio 2025, ha 30 giorni di tempo per richiedere l’agevolazione.
Effetti a lungo termine della riduzione contributiva
Se da un lato la riduzione dei contributi è un grande vantaggio economico, dall’altro ha conseguenze sulla pensione.
La riduzione del 50% comporta un minore accumulo di contributi previdenziali, il che significa che la pensione futura potrebbe risultare inferiore.
Ecco un esempio:
| Anno | Contributi ridotti | Contributi normali | Differenza accumulata |
|---|---|---|---|
| 1° anno | 2.230,32€ | 4.460,64€ | – 2.230,32€ |
| 2° anno | 22.230,32€ | 4.460,64€ | – 2.230,32€ |
| 3° anno | 2.230,32€ | 4.460,64€ | – 2.230,32€ |
| Totale (3 anni) | 6.690,96€ | 13.381,92€ | – 6.690,96€ |
Effetti previdenziali e impatto sulla pensione
L’agevolazione ha conseguenze dirette sul calcolo della pensione, poiché i contributi versati vengono accreditati proporzionalmente al reddito dichiarato.
Se il reddito dichiarato è inferiore al minimale, il lavoratore accumulerà solo 6 mesi di contributi invece di 12. Se il reddito dichiarato è pari almeno al doppio del minimale, l’accredito previdenziale sarà pieno (12 mesi).
| Reddito | Contributi versati | Contributi accreditati |
|---|---|---|
| Inferiore a 18.555€ | 50% dei contributi minimi | 6 mesi di contributi |
| Superiore a 37.110€ | 50% della contribuzione ma su base doppia | 12 mesi di contributi |
Chi è vicino alla pensione dovrebbe valutare se aderire alla riduzione, poiché potrebbe ridurre gli anni di contribuzione accumulati.
Riduzione contributi INPS 50%: conviene davvero?
La risposta dipende dalla tua situazione personale e dai tuoi obiettivi a lungo termine.
| Aspetto | Vantaggi | Svantaggi | Bilancio finale |
|---|---|---|---|
| Risparmio economico | – 50% sui contributi per 3 anni | Nessuno | ✔️ Positivo |
| Calcolo della pensione | Possibilità di integrazione | Accumulo contributivo ridotto | 🔄 Neutro |
| Compatibilità regime forfettario | Nessun impatto negativo | Nessuno | ✔️ Positivo |
| Deduzioni fiscali | Nessun problema per i forfettari | Riduzione deduzioni per altri regimi | 🔄 Neutro |
| Sostenibilità del business | Maggiore liquidità nei primi anni | Nessuno | ✔️ Positivo |
Se hai appena avviato la tua attività o stai pensando di aprire partita iva nel 2025, questa agevolazione può offrirti un’importante boccata d’ossigeno economica.
Se dopo la lettura di questa guida alla riduzione INPS 50% per Artigiani e Commercianti hai dubbi, contattaci per una consulenza gratuita.
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